Con otto arresti nell'arco di sei mesi è stata smantellata dalla polizia stradale, dal Piemonte, una banda che si dedicava al traffico illegale di pezzi di ricambio per automobili nel Nord Italia. Le vetture venivano rubate in autosaloni, concessionarie, officine e autorimesse nelle zone di Cuneo e di Torino; poi erano portate in luoghi isolati o in capannoni dismessi nei dintorni di Milano o del capoluogo piemontese per essere smontate.
L'ultima ordinanza di custodia cautelare, che riguardava il principale esponente del gruppo, è stata eseguita dalla squadra di polizia giudiziaria della polstrada di Roma ad Ardea (Roma), dove il ricercato - uno straniero di 39 anni - per sfuggire alla cattura aveva chiesto e ottenuto l'ospitalità di un connazionale.
A procedere è la procura di Cuneo. In carcere sono finite cinque persone, tre torinesi, uno di Monza e uno di Front Canavese, tra i 36 e i 56 anni.
I ladri fingevano di chiedere informazioni e poi rubavano le chiavi dalle bacheche per prendere le automobili parcheggiate appena fuori da concessionari e officine. Le vetture venivano poi trasportate da alcuni "galoppini" a Milano o a Torino, dove, in luoghi isolati o capannoni dismessi, venivano smontate.
I primi tre arresti sono stati eseguiti, a fine gennaio, in strada del Portone a Torino, dove, in un' autodemolizione abusiva, un italiano e due nigeriani sono stati sorpresi mentre smontavano una Jepp Grand Cherokee dal valore commerciale di circa 70mila euro, ancora da immatricolare, rubata pochi giorni prima a Cuneo. Durante le indagini sono stati eseguite, in totale, 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere.