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Fusione Autotorino e Autostar, risposta a mercato che cambia

Realtà da 1.500 dipendenti, ricavi 1,2 mld e 53mila auto vendute

Redazione ANSA ROMA

Autotorino e Autostar, due protagonisti del settore italiano della distribuzione, vendita e assistenza di autoveicoli, si uniscono per dare vita ad un nuovo progetto che guarda ad occupazione, espansione e innovazione. l nuovo soggetto da 1.2 miliardi di fatturato si posizionerà tra i primi 25 dealer europei. Due giorni fa a Milano è stato firmato l'accordo per un progetto di fusione tra Autotorino Spa e Autostar Spa, da cui nascerà una realtà composta da 1.500 collaboratori, oltre 260.000 clienti, un fatturato aggregato di 1,2 miliardi di euro e 53.000 auto vendute (dati 2018). Il comunicato comune delle aziende ribadisce che non interverranno modifiche nella compagine sociale del nuovo soggetto aggregato. La fusione di Autotorino e Autostar amplierà le opportunità di nuovi investimenti in processi e piattaforme per meglio competere nei servizi alla mobilità del cliente. Questo avverrà valorizzando i rispettivi patrimoni d'esperienza e di percorsi di ricerca e formazione, così da creare un incubatore di idee, progetti e servizi finalizzati ancor più efficacemente ad una lettura competitiva e proattiva dell'evoluzione del mercato e delle tendenze espresse dal pubblico. Il piano industriale che sarà presentato nei prossimi giorni conterrà innovativi progetti indirizzati alla qualità dell'esperienza di acquisto fisica e digitale dell'auto, con l'obiettivo di migliorare lo share di vendita nei presidi storici del nord Italia. Il target finanziario fissato sarà già per il 2019 un Ebitda aggregato di 47 milioni (+12% sul 2018). La storia che è a monte di queste due importanti realtà dell'automotive è simile per entrambe le aziende: a partire dagli Anni '80, il friulano Arrigo Bonutto, alla guida di Autostar e il valtellinese Plinio Vanini, presidente di Autotorino, insieme ai loro affiatati team, hanno costruito due vaste imprese molto radicate nei propri territori di riferimento. Nel corso degli anni entrambe hanno consolidato una collaborazione di successo con brand di grande rilievo come Bmw, Mercedes-Benz, Toyota, Hyundai, Kia e Jeep. Una vocazione imprenditoriale interpretata da entrambe le aziende con qualità ed innovazione dei servizi di mobilità rivolti al cliente, ricadute occupazionali significative in una comune ottica di investimento su talento e professionalità dei propri collaboratori. La gestione trasparente e attenta delle concessionarie, il profondo orientamento ai bisogni del cliente, hanno portato i due Dealer ad una oculata e costante crescita in termini di volumi e marginalità, fino a raggiungere entrambi la top ten delle imprese italiane della distribuzione auto ed una robustezza finanziaria che ora consente di intraprendere nuove sfide. ''Le imprese sono fatte di uomini che ogni giorno con determinazione perseguono crescita e innovazione - afferma la nota di Autotorin e Autostar - e quando due grandi storie imprenditoriali di successo si incontrano e percepiscono un sentire comune, nasce la voglia di intraprendere nuovi progetti ed il desiderio di lasciare un segno nelle comunità di riferimento''.

Al termine del progetto di fusione e a integrazione avvenuta, i marchi Autostar e Autotorino saranno mantenuti a livello commerciale, e le due aziende continueranno ad operare negli attuali territori con nuovi investimenti in professionalità e processi. L’operazione è subordinata all’approvazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La fusione sarà operativa da luglio 2019. Gli advisor legali dell’operazione sono lo studio Osborne Clarke di Milano per Autotorino e Ponti & Partners di Udine per Autostar.

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