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Pronta la Ferrari Dino 208 GT4 per la Pechino-Parigi 2019

Preparata da Rossocorsa per gli irriducibili Schon e Guggiari

Redazione ANSA ROMA

Giorgio Schon, noto rallista degli Anni 80, titolare della concessionaria Ferrari e Maserati Rossocorsa di Milano ed erede della celebre stilista Mila, ci riprova e si prepara alla sua seconda Pechino-Parigi.
All'età di 73 anni e in coppia con un altro 'irriducibile' (il rallista 72 enne Enrico Guggiari) Schon parteciperà a questa massacrante gara che si svolge, dal prossimo 2 giugno, su un percorso di 14mila km dalla capitale cinese a quella francese, passando attraverso Mongolia, Russia, Kazakhstan, Estonia, Latvia, Lituania, Polonia, Germania e Belgio. 

Schon sarà al volante di una Ferrari Dino 208 GT4 appositamente preparata per l'evento da Rossocorsa, la prima auto del Cavallino ad essere iscritta a questa gara che si svolse nella prima edizione (vinta dalla celebre Itala 35/45 HP di Borghese Scipione) nel 1907.
Nei 36 giorni di svolgimento della Pechino-Parigi, rievocazione della competizione stradale che viene organizzata dalla Endurance Rally Association, Schon e Guggiari affideranno al 'cuore' generoso della Dino classe 1976 - limite minimo di età per l'iscrizione - su strade d'ogni tipo, alcune appena tracciate e affrontando il terribile Deserto di Gobi.

Nata nel 1975 per affiancare la Dino 308 GT4 con il V8 di 2.926 cc da 255 Cv - offrendo una soluzione in linea con la super tassazione introdotta per i motori oltre 2 litri - la 208 GT4 montava una variante, la più piccola mai realizzata da Ferrari, di soli 1.991 cc dei V8 di Maranello.
L'auto, che era stata disegnata da Bertone, era anche molto leggera (1.150 kg) e compatta, in quanto lunga appena 4 metri e 30. Nella 'cura' Rossocorse per la Pechino-Parigi il V8 - collocato in posizione centrale - è stato maggiorato nella cilindrata, salita al limite di 2.990 cc e tutta la vettura è stata irrobustita e adeguata alle difficoltà del percorso.

Spariti i cerchi in lega, sostituiti con meno fragili ruote in lamiera stile Rally Raid, la Ferrari Dino 208 GT4 è stata modificata anche nel frontale con l'eliminazione dei gruppi ottici apribili originali e con il montaggio di fari rettangolari nella zona dove erano ospitati gli indicatori di direzione. Oltre alle protezioni per la meccanica, alla maggiore altezza da terra e al porta-ruota di scorta sul tettuccio, la vettura è stata alleggerita internamente con l'eliminazione degli alzacristalli (i vetri sono in materiale plastico, con apertura a scorrimento.

Inoltre nello spazio dietro ai due sedili da competizione (in origine l'auto era una 2+2), nel cofano anteriore e perfino nel vano motore sono stati ricavati alloggiamenti per ricambi e attrezzature, in quanto la gara prevede che siano i concorrenti a provvedere ad eventuali riparazioni e forature.

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