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Cina, crisi profonda dei concessionari auto nei primi 6 mesi

Il 29% ha guadagnato. 15mila cessioni(su 31mila), 500 chiusure

Redazione ANSA
Si sapeva che la Cina sta vivendo una prolungata crisi delle vendite di automobili così come si conoscevano le cause della contrazione del più grande mercato del mondo, sotto pressione a causa di standard più severi sulle emissioni fissati in ambito locale. A partire dal primo luglio, sono salite a 16 su un totale di 31 le province e le amministrazioni comunali - come Shanghai e Pechino - che hanno inasprito in anticipo le norme sulle emissioni, una mossa ha costretto un gran numero di concessionari a offrire forti sconti a maggio e giugno sullo stock di auto non conformi alle regole più rigorose.

Ma ora, grazie ad un report pubblicato da Automotive News China, si scopre che questo tsunami sta travolgendo la rete di concessionari cinesi, dei quali ben 15.300 hanno ceduto ad altro operatore la loro attività nei primi 6 mesi dell'anno, con 500 che hanno addirittura chiuso i battenti.

I dati provengono da sondaggio condotto da Renhedao, - società di consulenza di Pechino specializzata nella gestione delle concessionarie, che ha condotto la ricerca assieme a Far Eastern Horizon (società finanziaria e di leasing di Hong Kong) e con la rivista Auto Business Review di Pechino. Dopo aver interpellato 82 dealer di marchi diversi in 320 città, il quadro che ne emerge è davvero preoccupante. Tra le oltre 31.000 concessionarie auto della Cina, il 44% ha fatto segnare fra gennaio e giugno 2019 perdite e solo il 29% è stato redditizio. Il resto ha fermato l'attività nella prima metà di quest'anno, con ricadute più pesanti sugli esercizi che propongono marche con posizionamento 'basso', mentre Il lusso - che è l'unico segmento che ha continuato a crescere - ha permesso ai concessionari di resistitere relativamente bene.

Nei primi sei mesi, il 43% dei dealer che commercializzavano marchi di lusso è stato redditizio, ma con un calo di 2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Tuttavia è salita di 2 punti, arrivano al 30%, la percentuale dei concessionari di auto di lusso che ha accumulato perdite.

I rivenditori più colpiti sono stati quelli che rappresentano marchi cinesi, la maggior parte dei quali si rivolge alla fascia bassa del mercato. Solo il 20% di questi concessionari guadagnava ancora, 2 punti percentuali in meno rispetto all'anno precedente. Nel frattempo, la percentuale di negozi non redditizi è balzata di ben 10 punti al 59%. Il mercato cinese dei nuovi veicoli si sta restringendo da luglio 2018. L'anno scorso, le consegne annuali di auto nuove sono diminuite per la prima volta in quasi 30 anni.

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