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Sole, sabbia e salsedine nemici del parabrezza auto

Consigli per proteggere superfici vetrate dalla stagione calda

Redazione ANSA ROMA

Le tanto attese ferie estive possono essere una vera fonte di stress per la nostra auto. Il parabrezza in particolare ma anche la carrozzeria vanno protetti dalle insidie della stagione calda di cui spesso non siamo coscienti. Tra le minacce principali per le auto - secondo quanto sottolineato da Carglass che si occupa della sostituzione e della riparazione delle superfici vetrate delle auto - il sole ma anche la sabbia e la salsedine che causano ruggine. Per quanto riguarda i raggi solari, è consigliabile adottare una soluzione ottimale che arriva a filtrare fino al 99% dei raggi ultravioletti e allo stesso tempo a mantenere la temperatura dell'abitacolo più bassa: l'applicazione di pellicole oscuranti ai finestrini laterali posteriori e al lunotto. Per ragioni di visibilità e sicurezza, ovviamente, le pellicole oscuranti non possono essere applicate al parabrezza, quindi l'unica soluzione per proteggere le aree anteriori, è munirsi di un telo parasole riflettente, utile sia per schermare l'auto dai raggi solari, mantenendo una temperatura confortevole nell'abitacolo, sia per evitare che le componenti in pelle o plastica possano seccarsi, screpolarsi o scolorirsi. Anche se il telo attenua gli impatti dei raggi solari bisogna sempre ricordare che per proteggere il parabrezza, soprattutto in caso di presenza di piccole scheggiature non ancora riparate, è fondamentale dopo una lunga esposizione, non direzionare immediatamente il flusso di aria condizionata sul vetro. Lo shock termico prodotto potrebbe infatti portare ad un allargamento delle crepe eventualmente presenti sul parabrezza e rendere necessaria la sostituzione del vetro anziché una più semplice ed economica riparazione.

Parcheggiare all'ombra è quindi la prima buona regola, ma se l'ombra è prodotta da superfici alberate, c'è il rischio di trovare l'auto coperta di resina, una sostanza appiccicosa e difficile da rimuovere. Considerato che, se non si pulisce in tempi brevi, rischia di ossidarsi e diventare ancora più complicata da rimuovere, i metodi suggeriti per liberarsene velocemente sono tre: utilizzare uno shampoo e un panno appositi per il lavaggio auto; utilizzare oli vegetali; utilizzare prodotti specifici per la rimozione della resina. La vacanza al mare, magari itinerante, è ancora una delle preferite dagli italiani e perché sia vacanza anche per la nostra auto bisogna proteggerla dalle piccole minacce portate dalla sabbia e dal sale. 
Parcheggiare nelle vicinanze della spiaggia dà sempre un grande senso di libertà, ma la salsedine tende a depositarsi sulla carrozzeria e il sale, se non rimosso, rischia di far arrugginire i lamierati. Per evitare questi effetti, la soluzione preventiva più semplice è la copertura dell'auto con un telo durante la sosta.

Altrimenti, un'attività che richiede più impegno ma che offre una buona salvaguardia da salsedine e agenti atmosferici in genere è il passaggio della cera protettiva sulla carrozzeria. Se invece la salsedine si è già depositata bisogna lavare l'auto accuratamente in modo che il sale venga eliminato e non solo spostato e trascinato su altre aree dell'auto. Inoltre, se non si ha la possibilità di effettuare un lavaggio completo dell'auto, è buona regola pulirla con un panno in microfibra e un detergente apposito, facendo attenzione a passarlo anche negli angoli più nascosti. Oltre alla salsedine, anche la sabbia può penetrare in auto e finire negli angoli più nascosti. Per evitare che possa graffiare gli interni, dopo una giornata al mare è fortemente consigliato pulire l'auto rimuovendo i tappetini e tutti gli accessori che potrebbero ostacolare il lavoro, per poi aspirare tutti gli spazi, compresi sedili e bagagliaio.

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