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Auto, in Italia maxi dealer guadagnano quote di mercato

Il 4,4% degli imprenditori del settore fattura 14 miliardi euro

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Con un +11,1% realizzato nel 2017, il business per le grandi concessionarie di automobili lo scorso anno è cresciuto in Italia a doppia cifra, con un trend nettamente superiore a quello del mercato del nuovo, aumentato del 7,8%. Secondo l'indagine "Top 50 dealer", presentata da Quintegia ad Automotive Forum Milano, in tale periodo i 50 principali rivenditori del Paese, pari al 4,4% del totale, hanno fatturato 14 miliardi di euro, corrispondente al 23% del complessivo, evidenziando "un'influenza crescente e decisiva delle grandi reti in uno scenario post crisi sempre più polarizzato".
Sempre secondo la stessa analisi, effettuata dalla società trevigiana esperta in ricerca, networking e formazione nel settore dell'automotive, i maxi rivenditori, che impiegano 13.750 persone, presentano una redditività media superiore di oltre un terzo rispetto a quella del comparto. Proprio il "nuovo", con 10 miliardi di euro di fatturato, si conferma per loro l'attività principale "con una concentrazione particolare verso marchi premium (Alfa, Jeep e Mercedes al 32% e Audi e BMW al 30%), ma Fiat e Volkswagen i marchi più presenti in portafoglio (34%). Risultano in crescita anche gli asset relativi all'usato (2,8 miliardi) e al post-vendita (1,2 miliardi). Un complesso di attività che vale in media 280 milioni di fatturato aziendale, per 9.200 auto nuove vendute (erano 8040 nel 2016) e circa 275 addetti".
Nonostante questi dati le dimensioni dei top dealer risultano ancora "piccole" in relazione ai concorrenti continentali e nessuno dei soggetti presi in esame dispone di una rete di tipo nazionale. Al contrario in Italia appare sempre più evidente la presenza di operatori stranieri, tra cui spicca la crescita del gruppo americano Penske, arrivato lo scorso anno a un giro d'affari nello Stivale di 500 milioni di euro e dei tedeschi di Porsche Holding, con oltre 260 milioni di fatturato e che nel 2018 hanno acquisito due importanti realtà del settore del nord del Paese.
Al riguardo, Luca Montagner, senior advisor di Quintegia, spiega: "La crisi ha accelerato il processo di concentrazione verso 'driver' in grado gestire sempre più anche sul piano finanziario gli investimenti e i rischi di impresa. In Italia siamo a metà del guado, il processo è avviato ma in Europa siamo ancora piccoli, con una sola azienda, Autotorino, nei top 50 dealer Ue, con una rappresentanza pari al 2%, mentre Uk, Germania e Francia dominano rispettivamente con il 28%, 20% e 14%".

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