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Utenti inglesi bocciano passaggio auspicato da Governo a EV

Ricerca GB, 15% favorevole auto elettriche contro l'85% del 2017

Redazione ANSA

ROMA - All'annuncio da parte del Governo britannico del piano Road to Zero, finalizzato alla riduzione delle emissioni anche attraverso la diffusione della mobilità elettrica, i sudditi della Regina Elisabetta II rispondono smentendo le previsioni di successo - almeno a breve termine - dei modelli 100% elettrici rispetto alle altre modalità di alimentazione. Una ricerca pubblicata da Venson Automotive Solutions rivela infatti che solo il 15% degli inglesi è pronto, al momento di acquistare la prossima auto, a passare ad un EV o un'ibrida, mentre un preponderante 50% afferma che non lo farà affatto, almeno per i prossimi 10-15 anni. Si tratta di un radicale cambiamento di fronte, visto che la stessa ricerca della Venson aveva indicato nel 2017 che l'85% degli automobilisti avrebbe preso seriamente in considerazione l'acquisto di un'auto elettrica, anche sulla spinta emotiva dell'annuncio - fatto appunto lo scorso anno - da parte di Total e Shell che avrebbero installato punti di ricarica nelle proprie stazioni di servizio. Una delle ragioni preponderanti nell'allontanare gli inglesi dall'idea di passare agli EV - si legge nel rapporto - è il ridotto numero di colonnine (61%) seguita dalla limitata autonomia (45%) e dal costo della ricarica (39%). Seguono la scarsa comprensione dei vantaggi derivanti dal possedere un'auto elettrica (36%), il timore di costi di manutenzione e riparazione più elevati rispetto alle auto 'termiche' (31%), il timore della pericolosità delle batterie (21%), il costo dell'assicurazione (19%) e la difficoltà di provare la soluzione elettrica prima di decidere l'acquisto (17%). ''I piani del Governo britannico per aumentare il numero di veicoli a zero e ultra basse emissioni sulle strade - ha detto Alison Bell, direttore di Venson Automotive Solutions - insieme all'impegno di vietare la vendita di automobili e furgoni leggeri con motori a combustione interna entro il 2040, sono audaci, ma devono essere ugualmente supportati dall'industria e dal pubblico in generale. Chiaramente occorre fare di più per rendere più facilmente disponibili le informazioni relative ai costi di proprietà di un EV. Questa è stata una conclusione prioritaria del sondaggio condotto l'anno scorso, quindi è deludente apprendere che il tema deve ancora essere affrontato. I gestori di flotte, i rivenditori di automobili, i produttori e gli assicuratori hanno tutti un ruolo da svolgere per raggiungere questo obiettivo. Nelle flotte aziendali solo un automobilista su 10 - hai concluso Bell - ha detto di non avere valutato con chiarezza l'opzione di un EV come auto aziendale. Occorre promuovere una proprietà consapevole delle auto elettriche serve una chiara strategia di comunicazione in termini di benefici per i dipendenti''.

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