ROMA - Meno auto, meno incidenti ma soprattutto meno emissioni inquinanti. È questa la fotografia scattata dallo studio 'Self-Driving Vehicles, Robo-Taxis, and the Urban Mobility Revolution', condotto da Boston Consulting Group sui self driving vehicles e sulle trasformazioni delle città nel prossimo futuro. Secondo lo studio, la diffusione dell'auto robot, o self driving vehicle (Sdv), porterà una serie di cambiamenti radicali nel modo di vivere la città. Anzitutto, secondo l'analisi, aumenterà il numero di vetture utilizzate in modalità di car sharing, possibilmente a trazione elettrica. Inoltre la diffusione di questa tecnologia porterà anche a un aumento dei robo-taxi. Come diretta conseguenza è prevista una diminuzione del numero di auto private in circolazione (-60%). Ciò comporterà un aumento degli spazi disponibili per il parcheggio, inoltre si ridurrà sia il numero di incidenti stradali (si calcola circa il -90%) che il livello di emissioni (-80%).
Evidenti i benefici, anche economici, sulla qualità dell'aria e quindi della salute. In particolare, sarà nei grandi centri urbani, piuttosto che sulle autostrade, che l'auto a guida autonoma (Self Driving Vehicle o Sdv) eserciterà maggiormente i propri effetti. Soprattutto se si fa riferimento al taxi a guida autonoma, che renderà molto più facile la mobilità urbana riducendo la necessità di disporre di un veicolo proprio.
In un futuro non molto lontano, - secondo lo studio - le vetture automatiche saranno la maggioranza sulle strade perché sempre più numerosi i produttori di auto, ma anche i giganti dell'hi-tech come Google e Apple, a ogni Salone dell'auto o della tecnologia non mancano di presentare innovazioni e sviluppi nella direzione dell'auto senza pilota. Passi in avanti, negli anni, sono stati fatti ma l'opinione pubblica appare ancora divisa sul tema. Da un recente sondaggio effettuato dal Bcg e dal World Economic Forum su 5.500 persone in 27 grandi città di dieci Paesi, emerge che il 58% degli intervistati non avrebbe problemi a farsi trasportare da una vettura completamente automatica, e il 69% salirebbe su una macchina che lo è parzialmente. Certo, la preferenza è maggiore tra gli utenti di più giovane età (63% degli intervistati under 29, contro il 46% degli over 51). E delle 25 istituzioni cittadine intervistate dal Bcg, il 90% vorrebbe che una flotta di robo-taxi fosse operativa entro il 2025. Grandi aspettative, insomma, anche se di fronte all'auto robot c'è ancora parecchia cautela.