L'inclusione al box office paga. Tra passaparola del pubblico e recensioni stellari, file chilometriche fuori dalle sale e spettatori vestiti con i costumi del personaggi del film, "Black Panther" sta trionfando ai botteghini nordamericani . Il film diretto da Ryan Coogler, basato sulla Pantera Nera della Marvel Comics, prodotto dai Marvel Studios e distribuito da Walt Disney, ha battuto ogni aspettativa piazzandosi come un record per febbraio, superando il miliardo di dollari, un olimpo in compagnia di a "Star Wars: The Force Awakens," "Star Wars: The Last Jedi," "Jurassic World" e "The Avengers". Alti, nelle previsioni della Disney, anche i risultati internazionali: 361 milioni di dollari anche senza le uscite in Cina, Russia e Giappone.
Sfatando li mito che un film con attori a maggioranza nera non sarebbe andato forte fuori dagli Usa, "Black Panter" e' stato "number one" quasi dappertutto all'estero, anche se in Italia lo ha battuto "A Casa Tutti Bene" di Gabriele Muccino e in Germania "Cinquanta Sfumature di Rosso". Il personaggio di Pantera Nera/T'Challa, interpretato da Chadwick Boseman, fu creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1966. Nel cast recitano anche Michael B. Jordan, Lupita Nyong'o, Daniel Kaluuya e Letitia Wright.
Il film ha catturato lo spirito del momento con un mix di grande cinematografia (97% di giudizi positivi su Rotten Tomatoes), sostegno degli studi e un pubblico desideroso di vedersi rappresentato sul grande schermo come raramente prima di ora. "Viva il Re Wakanda!", ha proclamato la Disney riferendosi alla mitica e avanzata nazione africana rappresentata nel film, costato 200 milioni di dollari: la produzione piu' cara con un cast a maggioranza di colore e uno dei pochi centrato su un supereroe nero. La prospettiva dell'oltre un milione di dollari di incassi globali a questo punto non sembra lontana e "a pensarci adesso sembra una ovvieta'. Gli americani che vanno al cinema sono al quasi il 40 per cento di colore. Il trend che diventerà sempre piu' pronunciato con il passare del tempo", ha osservato Darnell Hunt, direttore delle scienze sociali a UCLA. Il pubblico di Black Panther e' stato al 65 per cento non bianco, con un 37 per cento di colore, secondo sempre comScore. A Hollywood nulla parla quanto il denaro.
"Black Panther puo' essere un primo passo importante per sfatare il mito che per generazioni ha impedito a Hollywood di raccontare storie che non solo noi, ma anche il resto del mondo vuole vedere", ha detto Hunt. Non e' un fenomeno soltanto afro-americano: la comunita' ispanica, pur rappresentando solo il 18% dell'intera popolazione degli States, costituisce il 23% di chi va spesso al cinema.
Black Panther è anche un trend fashion con capi d'alta moda ispirati ai personaggi e ai temi del film e anche capsule collection realizzate da Brother Vellies, Douriean Fletcher e Josh Bennett, presentate nel'evento Welcome to Wakanda alla New York Fashion Week.
