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2018, guardiamo al futuro, ecco 10 tendenze in atto

2018, guardiamo al futuro, ecco 10 tendenze in atto

Report annuale Ford, 80% allarmato da consapevolezza divario ricchi e poveri

01 gennaio 2018, 17:46

Redazione ANSA

ANSACheck

Due bambini sorridente foto SolStock iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Due bambini sorridente foto SolStock iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA
Due bambini sorridente foto SolStock iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Stressati più di un anno fa, allarmati dalla consapevolezza del crescente divario nel mondo tra ricchi e poveri, sopraffatti dalla sofferenza percepibile intorno a noi: il bagaglio che ci portiamo dietro nel nuovo anno non è affatto positivo, almeno secondo quanto emerge dall'analisi del sesto report annuale Ford che racconta anche di 10 tendenze già in atto che ci stanno portando verso il nuovo, alcune aprono grandi speranza. 

1. The Edge of Reason (al limite della ragione): gli improvvisi sconvolgimenti a livello globale sono evidenti in ogni ambito, dalla politica alla cultura pop, e le persone stanno rispondendo a questi cambiamenti in modo estremizzato. Man mano che cresce la spinta alla frammentazione, la sensazione di essere sopraffatti si intensifica. I consumatori sono alla ricerca di modi innovativi per farvi fronte e adattarvisi.

2. The Activist Awakening: questa cultura dell’estremizzazione significa anche scuotere le persone dal loro status di noncuranza. Le abitudini e le aspettative più convenzionali vengono messe in discussione, mentre si dibatte sulla necessità del cambiamento.

3. Minding the Gap: Worldwide, i riflettori sono puntati sulla disuguaglianza. Attivisti e imprenditori sono all’opera nella ricerca di nuovi modi per migliorare l’accesso a un’istruzione di qualità, aumentare l’occupazione, colmare le lacune salariali e garantire a tutti standard di vita e infrastrutture di base.

 4. The Compassionate Conscience: Le persone stanno riflettendo maggiormente sul loro ruolo nella società e sono più concentrate sul loro eventuale coinvolgimento, con consapevolezza piena di passione.

 5. Mending the Mind: i cittadini e le istituzioni si stanno rendendo conto che non è possibile avere un corpo sano se non si possiede una mente sana. In tal senso, la salute e il benessere stanno divenendo una priorità per individui, governi e aziende.

 6. Retail Therapy: molti sono alla ricerca di qualcosa di nuovo e diverso, interessati a beni materiali o a esperienze che portino felicità. Poiché i servizi che mirano a far vivere un’experience sono in crescita, i consumatori, ora, possono acquistare l’unica cosa che non è mai stata in vendita: il tempo.

 7. Helplessly Exposed: attraverso l’utilizzo dei Big Data, dovrebbe essere possibile interpretare i comportamenti delle persone, e, in teoria, aiutare le persone. Ma con l’utilizzo dei Big Data possono essere coinvolti anche i Big Bias, motivo per cui, una volta che le informazioni personali vengono cedute, i consumatori non possono far altro che sperare in un utilizzo responsabile da parte delle aziende.

 8. Technology’s Tipping Point: realtà virtuale, intelligenza artificiale e smart technology – concetti alquanto lontani dalla normalità - vengono ora ricompresi nella vita quotidiana. In tutto il mondo, le persone si stanno chiedendo quale sarà l’effetto di questa commistione per la società.

 9. Singled Out: il matrimonio e la genitorialità sono ancora necessari per ambire a una vita felice? Le coppie, oggi, – grazie alle diverse possibilità di scelta e alla più lunga aspettativa di vita - stanno ripensando alle modalità di impegno e alla realizzazione personale.

 10. Big Plans for Big Cities: entro il 2050 si prevede che circa il 75% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane. Per massimizzare le potenzialità delle diverse città – e assicurarsi che siano luoghi felici e sani in cui vivere al meglio, è necessario ri-strutturare in modo smart i trasporti, l’occupazione, le unità abitative, le iniziative legate al benessere affinché possano essere ospitate all’interno di un’infrastruttura in grado di accogliere l’espansione numerica della popolazione.

 Dal report annuale emerge che:

Il 39% delle persone intervistate (adulti) afferma di non aver problemi a condividere le proprie informazioni personali con le aziende, ma il 60% dichiara di sentirsi frustrato dalla quantità di informazioni rese pubbliche

Il 76% degli intervistati ha affermato di provare turbamento rispetto alla consapevolezza di quanto delle proprie informazioni personali sia nella disponibilità dei diversi brand

Il 52% afferma di temere gli eventuali effetti indesiderati dell’avvento dell’intelligenza artificiale, mentre il 61% dichiara di sentirsi ottimista rispetto all’introduzione dei veicoli a guida autonoma

Il 68% delle persone dichiara di sentirsi sopraffatto dalla sofferenza percepibile e diffusa nel mondo e il 51% dichiara di sentirsi in colpa per non essere stato in grado di fare di più per rendere il mondo migliore

L'81% degli intervistati si dice preoccupato per il crescente divario tra ricchi e poveri

Il 73% delle persone afferma di sentire la necessità di occuparsi maggiormente del proprio benessere emotivo

Il 54% degli adulti di tutto il mondo dichiara di sentirsi più stressato rispetto a un anno fa, e, nella fascia d’età tra i 18 e 29 anni, questo dato esprime una crescita che supera il 65%

Ogni anno, Ford si concentra sui trend globali per capire quale sia il percorso evolutivo dei consumatori e come le aziende debbano comportarsi per rispondere a tali esigenze.

 

I principali risultati emersi dal report annuale, giunto alla sesta edizione, sono:

 

  • Il 39% delle persone intervistate (adulti) afferma di non aver problemi a condividere le proprie informazioni personali con le aziende, ma il 60% dichiara di sentirsi frustrato dalla quantità di informazioni rese pubbliche

 

  • Il 76% degli intervistati ha affermato di provare turbamento rispetto alla consapevolezza di quanto delle proprie informazioni personali sia nella disponibilità dei diversi brand

 

  • Il 52% afferma di temere gli eventuali effetti indesiderati dell’avvento dell’intelligenza artificiale, mentre il 61% dichiara di sentirsi ottimista rispetto all’introduzione dei veicoli a guida autonoma

 

  • Il 68% delle persone dichiara di sentirsi sopraffatto dalla sofferenza percepibile e diffusa nel mondo e il 51% dichiara di sentirsi in colpa per non essere stato in grado di fare di più per rendere il mondo migliore

 

  • L'81% degli intervistati si dice preoccupato per il crescente divario tra ricchi e poveri

 

  • Il 73% delle persone afferma di sentire la necessità di occuparsi maggiormente del proprio benessere emotivo

 

  • Il 54% degli adulti di tutto il mondo dichiara di sentirsi più stressato rispetto a un anno fa, e, nella fascia d’età tra i 18 e 29 anni, questo dato esprime una crescita che supera il 65%


I principali risultati emersi dal report annuale, giunto alla sesta edizione, sono:

 Il 39% delle persone intervistate (adulti) afferma di non aver problemi a condividere le proprie informazioni personali con le aziende, ma il 60% dichiara di sentirsi frustrato dalla quantità di informazioni rese pubbliche

Il 76% degli intervistati ha affermato di provare turbamento rispetto alla consapevolezza di quanto delle proprie informazioni personali sia nella disponibilità dei diversi brand

Il 52% afferma di temere gli eventuali effetti indesiderati dell’avvento dell’intelligenza artificiale, mentre il 61% dichiara di sentirsi ottimista rispetto all’introduzione dei veicoli a guida autonoma

Il 68% delle persone dichiara di sentirsi sopraffatto dalla sofferenza percepibile e diffusa nel mondo e il 51% dichiara di sentirsi in colpa per non essere stato in grado di fare di più per rendere il mondo migliore

L'81% degli intervistati si dice preoccupato per il crescente divario tra ricchi e poveri

Il 73% delle persone afferma di sentire la necessità di occuparsi maggiormente del proprio benessere emotivo

Il 54% degli adulti di tutto il mondo dichiara di sentirsi più stressato rispetto a un anno fa, e, nella fascia d’età tra i 18 e 29 anni, questo dato esprime una crescita che supera il 65%

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