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Cani, stress da rientro vacanze anche per loro

Cani, stress da rientro vacanze anche per loro

Dopo giornate all'aria aperta e in compagnia si torna alla routine, spesso in solitudine

03 settembre 2019, 20:03

Redazione ANSA

ANSACheck

Un cane sulla porta chiede di uscire foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un cane sulla porta chiede di uscire foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un cane sulla porta chiede di uscire foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Anche i cani soffrono di 'stress da rientro'. Il passaggio difficile, con il temuto rientro al lavoro, ai banchi di scuola e alla routine della vita quotidiana, che riguarda i proprietari di fatto interessa anche i cani che dopo giornate all'aria aperta e tanto tempo trascorso in famiglia, a settembre si trovano improvvisamente ad affrontare lunghe ore in solitudine. E non è come nel film Pets in cui i 4 zampe lasciati soli si divertono un mondo!.

“Spesso a risentirne sono i cani più giovani, che non hanno ancora maturato l’esperienza sufficiente per sapere che ad ogni partenza, ad ogni vacanza fa seguito un rientro e potrebbero quindi essere particolarmente esposti al rischio di soffrire di solitudine” conferma la Dott.ssa Sabrina Giussani, Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale. Un rischio tuttavia non confinato ai cuccioli ma possibile ad ogni età. “Dopo intere giornate trascorse insieme al proprietario e alla famiglia, con tanto tempo passato all’aperto a giocare insieme o facendo attività divertenti, anche per il cane il rientro rischia di trasformarsi in un momento di stress emotivo” sottolinea l’esperta. Come riconoscere dunque una sofferenza del cane? “Un comportamento caratteristico quando il cane si sente solo è quello dell’inibizione, ovvero rimane nella cuccia, o dietro la porta o comunque resta per lungo tempo fermo in un punto senza muoversi in atteggiamento di attesa del ritorno del proprietario” segnala la Dott.ssa Giussani. Ma sono possibili anche sintomi opposti: il cane può agitarsi, camminare avanti e indietro, piangere, abbaiare, ululare - con ciò chiedendo a gran voce al proprietario di tornare - o distruggere oggetti in casa sfogando così il suo disagio. O, ancora, potrebbe fare i suoi bisogni in casa, un comportamento legato alla sensazione quasi di panico che vive. In questa situazione valgono i consigli del back to work, a cominciare da una ripresa soft alla routine quotidiana. Un primo prezioso consiglio è quello di prevenire il disagio partendo proprio dalla vacanza: già dal soggiorno fuori casa occorre prevedere dei momenti di separazione, dedicandosi ad attività durante le quali il cane può restare in camera o appartamento. Al rientro a casa, se il cane dovrà passare tante ore da solo ogni giorno è bene spezzare la sua giornata, ad esempio passando qualche ora in compagnia di un dog-sitter. Inoltre, sfruttando il clima settembrino, è molto utile portarlo a fare una lunga passeggiata alla mattina e poi in area cani alla sera in modo che il ritorno alla realtà non sia troppo brusco e possa anche lui dolcemente essere accompagnato verso i ritmi autunnali. Sono poi di aiuto i feromoni, un messaggio naturale di benessere e tranquillità. “I feromoni, in tutto simili a quelli rilasciati in natura da mamma cane durante l’accudimento e allattamento dei piccoli, sono sostanze non farmacologiche di efficacia dimostrata nel dare serenità ai cuccioli e ai cani adulti” chiarisce Francesca Frigerio, Responsabile Marketing delle Linee OTC di Ceva Salute Animale. “Sono disponibili sia sotto forma di diffusore per ambiente da usare in casa – senza essere in alcun modo percepiti da persone o altri animali – o collare, per prolungare il beneficio anche all’esterno e in passeggiata"

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