"Siamo all'inizio di un cambio generazionale, di un addio alla moda come mezzo creativo. Il successo di Lena Dunham e della sua serie 'Girls' dimostrano un interesse a fare cose più intelligenti e di sostanza che disegnare vestiti", aveva fatto autocritica nel 2013 la fashion editor del New York Times Cathy Oryn, scagliando la sua penna sempre molto affilata sulle "troppo blande" sfilate newyorchesi. Profezia smentita dai fatti: debutta in rete la prima collezione di moda della Dunham, realizzata e promossa in collaborazione con 11 Honoré, un sito di e-commerce pensato per donne di taglie plus. Della nuova linea - cinque pezzi facili creati con la direttrice del design Danielle Williams Eke su stampe originali ispirati dall'opera di Carroll Dunham, il padre della neo-stilista - la 34enne Lena non è solo designer ma anche testimonial e modella. "Ho abbandonato l'idea di essere la persona che ha qualcosa da dire a tutti", ha detto l'attrice-regista-sceneggiatrice al New York Times: "L'unica cosa che faccio ora è parlare della mia esperienza". Esperienza che include anni di rapporto complicato con il corpo e di diete yo-yo a causa di ricorrenti problemi medici e emotivi.
Oggi però la Dunham, che a 23 anni è diventata famosa con la saga in chiave Millennials di quattro amiche nella New York post-recessione, si è decisa a dichiarare una tregua con la bilancia, pur continuando ad avere riserve con la terminologia legata al movimento "body positivy": "Vogliamo tutte avere curve come se Kim Kardashian fosse salita di taglia. Io però ho la pancia, una pancia come quella di un vecchio. E' lì che ingrasso e non è dove la gente vuole vedere la ciccia".
Per 11 Honoré, il cui obiettivo è convincere stilisti di serie A a lavorare anche in taglie forti, quello con Lena è il primo esempio di collaborazione con una celebrità: "E' stata prima una amica, poi una cliente e ora lavora con noi. E' autenticamente con noi in tutto quello che crediamo", ha dichiarato Patrick Herning, fondatore e Ceo del sito di e-tail. A dispetto di quel che poteva pensare Cathy Oryn, non è da oggi che la Dunham ha in mente una linea di moda: aveva idee ma non le infrastrutture che 11 Honoré le ha messo a disposizione.
I cinque pezzi facili - un abito, un completo giacca e minigonna, una maglietta e una camicia in taglie tra 12 e 26 - sono "adatti per un giorno a spasso per Soho facendo ogni tipo di cosa" sull'esempio di donne come Cindy Sherman e Kiki Smith, che negli anni '90 marciavano in camicie da uomo e gonne Yohji Yamamoto, coi capelli in disordine "perché avevano altro che girava loro nella testa".
Lena Dunham, dalla serie "Girls" a stilista di moda
Una collezione di taglie plus basata sulla sua esperienza
- di Alessandra Baldini
- NEW YORK
- 06 aprile 2021
- 19:15
- di Alessandra Baldini
- NEW YORK
- 06 aprile 2021
- 19:15