Il Muro di Berlino è scomparso per la maggior parte tra il 1989 e il 1991 e suoi resti sono ancora visibili solo in circa 25 punti della capitale tedesca. La barriera della Ddr si è poi polverizzata in centina di frammenti esposti in diverse parti del mondo, dall'Italia alle Hawaii fino in Australia.
A Berlino resti del Muro sotto protezione come monumenti si trovano lungo i 43 km della ex striscia di confine interna alla città divisa fra est e ovest. Il tratto più famoso e lungo sopravvissuto alle demolizioni è quello con i noti murales della East Side Gallery, privilegiata meta di turisti. Simbolo della disumanità della barriera, e unico luogo in cui è rimasta una sezione degli impianti di confine con tutte le sue installazioni, compresa la striscia della morte, sono i 212 metri di Muro della Bernauer Strasse: è la via delle iconiche immagini del poliziotto che salta il filo spinato e dell'anziana calata da una finestra prima che fosse murata.
Sarebbero invece più di 600, almeno secondo una stima giornalistica, le lastre di cemento armato staccate dal Muro ed esposte nel mondo. Si tratta di posti in qualche modo significativi come il centro culturale Andrej Sacharov a Mosca, un parcheggio del quartier generale della Cia in Virginia, il parco delle sculture delle Nazioni Unite a New York o, a Bruxelles, alla Nato e in due istituzioni europee. Ci sono però pezzi anche in posti singolari come il santuario di Fatima, o in paesi lontani come le Bahamas, il Sudafrica e la Corea del Sud. Il sito specializzato en.the-wall-net.org, per l'Italia, li segnala a Spilamberto (Mo), Albinea (Re), Merone (Co), Modena e San Vito di Gaggiano (Mi).
Dalla East Side Gallery a Fatima, i resti del Muro
Monito sulla libertà in 25 punti di Berlino e 600 nel mondo
- di Rodolfo Calò
- BERLINO
- 08 novembre 2019
- 23:29