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Oscar, Glenn Close e le altre attrici candidate

Oscar, Glenn Close e le altre attrici candidate

Lady Gaga, Olivia Colman, la debuttante Yalitza Aparicio, Melissa McCarthy in sfida

04 febbraio 2019, 20:04

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

Glenn Close © ANSA/AP

Glenn Close © ANSA/AP
Glenn Close © ANSA/AP

Una decina di premi finora fra i quali spiccano il Golden Globe, il Critics Choice Award (ex aequo con Lady Gaga) e lo Screen Actors Guild (che generalmente 'anticipa' il vincitore degli Oscar), rendono Glenn Close la candidata da battere nella corsa come miglior attrice protagonista, dove è in gara con il dramma The wife. Le avversarie forti tuttavia non mancano, a cominciare da una delle più grandi interpreti della sua generazione, Olivia Colman, vulnerabile e appassionata regina Anna in La favorita, e la popstar Lady Gaga che ha conquistato pubblico e gran parte della critica, spazzando via gli scetticismi della vigilia, come protagonista di A star is born. Completano la cinquina la debuttante Yalitza Aparicio protagonista del dramma famigliare Roma e la soprendente Melissa McCarthy, perfetta truffatrice in Copia Originale.
Aver regalato decine di straordinarie performance non è bastato finora a Glenn Close per conquistare un Oscar. Già in gara sei volte (la prima nel 1983 con Il mondo secondo Garp, poi per Il Grande freddo, Il migliore, Attrazione fatale, Le relazioni pericolose, Albert Nobbs), sembra stavolta vicina più che mai alla statuetta, grazie alla settima candidatura, arrivata per The Wife il dramma di Björn Runge nel quale si cala nei panni di Joan, scrittrice che mette nell'ombra per decenni il suo grande talento a servizio dell'ambizioso marito. “Come donne, siamo nutrici, è quello che ci si aspetta di noi – ha detto Glenn Close nel suo bellissimo discorso di ringraziamento ai Golden Globe, dopo aver superato lo shock per la vittoria sulla favorita Lady Gaga nella categoria miglior attrice di dramma -. Ma dobbiamo anche trovare la nostra realizzazione personale, Dobbiamo seguire i nostri sogni. Dobbiamo dirci 'posso farlo e dovrebbe essermi permesso di farlo”.
Due regine, Elisabetta II, nella nuova attesa stagione della serie The Crown in fase di riprese, e La Regina Anna (1665 – 1714), recitata in La favorita del provocatorio e geniale Yorgos Lanthimos, stanno contribuendo a far conoscere sempre più al pubblico internazionale la britannica Olivia Colman, che debutta fra le candidate agli Oscar, grazie al film del regista greco (che ha conquistato in tutto 10 nomination). Classe 1974, diplomatasi alla Bristol Old Vic theatre School, già stella pluripremiata del piccolo schermo con serie sia comiche che drammatiche, da Twelve Twelve, Broadchurch e The Night Manager (per cui ha vinto il suo primo Golden Globe), dal 2011 ha regalato grandi prove anche per il grande schermo (a cominciare dall'emotivamente violentissimo Tyrannosaur, del 2011) culminate nel suo struggente ritratto della volubile, ferita, appassionata e instabile regina Anna al centro degli intrighi e gli amori di corte condivisi con Rachel Weisz e Emma Stone (in corsa fra le attrici non protagoniste) di La favorita. Un'interpretazione che le ha già portato, fra gli altri, la Coppa Volpi all'ultima Mostra del cinema di Venezia e il Golden Globe.
Calarsi in un ruolo iconico che ha avuto come volti in passato, Janet Gaynor, Judy Garland e Barbra Streisand, non era facile. Ma si è rivelata all'altezza della sfida Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga, che ha dato una nuova forma al suo talento di storyteller nella versione di A star is born di e con Bradley Cooper. La camaleontica pop star (in corsa agli Oscar anche come coautrice della canzone originale Shallow, che eseguirà dal vivo durante la cerimonia) , si era già messa alla prova come attrice nella quinta stagione di American Horror story, per il personaggio di Ally, talentuosa cantante che trova nella rockstar Jackson Maine (Cooper), un pigmalione e un amore tormentato, ha tratto spunti dal suo vissuto. “Nella musica e nella recitazione mi ispiro sempre alle mie passate esperienze, dinamiche famigliari, relazioni, dolore, felicità gioia – ha spiegato a Glamour -. Le montagne russe della mia vita hanno come creato questa sorta di bella palla specchiata, in cui tutto si rifrange”.
Alfonso Cuaron ha più volte sottolineato come una delle forze principali di Roma, il dramma famigliare, Leone d'oro a Venezia, con cui torna a competere agli oscar, sia la straordinaria interpretazione nel ruolo della sensibile e generosa Cleo, di un'esordiente, non solo al cinema ma anche come attrice, la 25enne Yalitza Aparicio. Un valore che non è sfuggito all'Academy, tanto da portarla anche in corsa. Yalitza,di origini mixtecas, impegnata negli Studi come insegnante, è arrivata al film in maniera avventurosa, accettando di sostituire la sorella, scelta in origine per i provini, ma impossibilitata ad affrontare le riprese, vista la gravidanza avanzata. Per lei che sta vivendo questo periodo hollywoodiano con un misto di sorpresa e eccitazione è stato fondamentale il supporto di Cuaron: “La fiducia che ha avuto in me da quando l'ho incontrato,e il fatto che abbia girato il film in sequenza, mi ha aiutato a immaginare che quella fosse la mia vita”.
Completa la cinquina, l'attrice comica Melissa McCarthy, già candidata fra le non protagoniste nel 2012 per Le amiche della sposa, che ha mostrato una gamma di colori ben più ampia in Can You ever forgive me? (In Italia uscirà con il titolo Copia originale a fine febbraio), film di Marielle Heller, sulla vera storia di Lee Israel, scrittrice di poca fortuna diventata un'abilissima falsaria come autrice di finte lettere di personaggi famosi, vendute come vere. “E' una grande storia d'umanità – ha detto Melissa McCarthy- vedere qualcuno così solitario e quasi invisibile combattere per la propria strada attraverso la vita”.  

 

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