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Moda, sul digitale si distingue per eco sostenibilità. Fendi al top

Moda, sul digitale si distingue per eco sostenibilità. Fendi al top

Studio AvantGrade con Karma Metriz quantifica la performance ecologica siti web

17 febbraio 2021, 18:56

Redazione ANSA

ANSACheck

Italy Fashion:Fall-Winter 20/21 Women 's collections; Fendi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Italy Fashion:Fall-Winter 20/21 Women 's collections; Fendi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Italy Fashion:Fall-Winter 20/21 Women 's collections; Fendi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Almeno sul digitale la moda si distingue per eco sostenibilità  oltre che per creatività. Sul web, infatti, le homepage dei siti italiani dei top brand moda risultano energeticamente eco-efficienti e con basse emissioni di CO2. La moda Made in Italy è al primo posto grazie a Fendi, che presenta un -74% di C02 emessa rispetto alla media mondiale. In occasione della giornata mondiale del risparmio energetico del 18 febbraio, AvantGrade.com - agenzia specializzata in algoritmi e intelligenza artificiale – ha stilato una speciale classifica della CO2 emessa dalle home page italiane dei principali brand di moda. Obiettivo: sensibilizzare sull’inquinamento prodotto da Internet, che se fosse una nazione, sarebbe nella top 5 dei paesi che inquinano di più in termini di emissioni di CO2.
La misurazione prende in considerazione le homepage della versione italiana di 20 top brand della moda internazionale: ne risulta che il 40% di questi brand è energeticamente efficiente sul web e ha emissioni di anidride carbonica (CO2) inferiore alla mediana mondiale. Tra i brand più eco sostenibili sul web ci sono gli italiani Fendi e Ferragamo, ma anche i francesi YSL, Louis Vuitton e Hermes e le marche inglesi Burberry e Stella McCartney.

Ci sono però anche esempi di aziende che potrebbero migliorare la loro efficienza energetica sul sito web e quindi ridurre l’impatto ambientale: è il caso di Moncler (con +959% rispetto alla media mondiale), Zegna (+842% M.M.) e Givenchy (+780%). La misurazione di AvantGrade è fatta con il nuovo strumento Karma Metrix, algoritmo basato sull’intelligenza artificiale, in corso di brevetto, che quantifica la “performance ecologica” di una o più pagina web ponderando 23 fattori di efficienza dei siti web rispetto alla media mondiale. L’ obiettivo del progetto è creare consapevolezza e mettere l’efficienza energetica e l’impatto ambientale al centro dei progetti digital. “Vogliamo aprire una riflessione nelle aziende sull’opportunità di ridurre l’impatto ambientale della loro presenza digitale - sottolinea Ale Agostini esperto di digital marketing e ideatore del Karma Metrix. - A parità di scelte di marketing è possibile costruire siti più eco efficienti e Karma Metrix - Energy Efficient Website è il primo strumento che misura la sostenibilità digitale di un sito web”.
I siti internet inquinano per il semplice fatto che consumano energia. Infatti, secondo il Global Carbon Project, nel 2020 Internet è stato il quarto paese al mondo per consumo di energia, dietro solo a Stati Uniti, Cina ed India. Tale consumo è dovuto in parte al funzionamento dei server ed in parte alle modalità poco efficienti di costruzione e manutenzione delle pagine web (esempio codici o immagini). L’algoritmo Karma Metrix quantifica la “performance ecologica” di un sito internet (o in questo caso solo della home page del sito internet) attraverso un algoritmo che pondera 23 fattori di efficienza. La configurazione tecnica di ciascuna pagina impatta sul consumo energetico del server, della trasmissione lungo la rete internet e del dispositivo di fruizione. Per definire se tale consumo è elevato o meno, lo compara poi con la mediana mondiale di consumo dei siti (sia desktop sia mobile). Per migliorare l’efficienza energetica senza dover rinunciare a quantità e qualità dei contenuti (multimedialità), si può intervenire su diversi elementi. Ad esempio sulla compressione di video ed immagini, sulla tipologia di caching o sui protocolli per la trasmissione delle informazioni.

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