Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il classico progressivo di Emporio Armani

Il classico progressivo di Emporio Armani

Dominano rosso e nero, "netti e puliti senza influenze esterne"

MILANO, 11 gennaio 2020, 22:50

di Gioia Giudici

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

In tutto questo parlare di ritorno al sartoriale, arriva Giorgio Armani a mettere ordine e a dare la definizione di come va interpretata l'eleganza oggi: "classic pro" è il nome che accompagna alcuni capi della linea Emporio in passerella oggi e che si staglia sulle pareti del teatro di via Bergognone. È dunque un "classico progressivo", come spiega Armani dopo lo show, quello giusto per i giovani uomini di oggi.
    Una formula che si tiene ben lontana dal passatismo da una parte e dal grottesco dall'altra.
    Ma come rendere glamour tessuti e capi che fanno parte del passato, che i ragazzi hanno visto in vecchie foto? La soluzione di Armani passa attraverso la lente di ingrandimento che esaspera la trama dei capisaldi maschili come Chevron, resche, diagonali, Galles, gessati, pied de poule. E poi la scelta dei colori, solo due: rosso e nero, "che non sono un omaggio ad Arnault - scherza lo stilista - ma due colori netti e puliti senza influenze esterne". E la contaminazione continua con il mondo sportivo, dai gilet sartoriali ma con i tasconi al giustacuore imbottito da mettere sopra o sotto al cappotto, ai sottocolli in velluto o fustagno. "Ci vuole coraggio per uscire fuori dalla tradizione" dice Giorgio Armani, che per la sera rende brillante il nero con filamenti d'argento e decora anche le giacche più classiche con mini baguette luccicanti. Alla fine della sfilata, una sorpresa: si spengono le luci e appare la scritta "I am saying yes to recycling", la stessa che appare su alcuni dei 18 capi in bianco e nero e in tessuti recuperati che chiudono lo show, di cui è ospite anche Biagio Antonacci.
 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza