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Vogue Italia gennaio senza foto, creatività e sostenibilità

Vogue Italia gennaio senza foto, creatività e sostenibilità

Farneti, la sfida è raccontare abiti senza immagini

ROMA, 05 gennaio 2020, 16:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per la prima volta nella sua storia il patinato magazine Vogue Italia rinuncia a utilizzare le foto di abiti e modelle per dare spazio a disegni e illustrazioni, di artisti noti, come Milo Manara e in ascesa, mettendo la creatività al servizio della sostenibilità in un numero speciale, in edicola il 7 gennaio, ma anche a sostegno di un'altra buona causa, che vedrà la cifra risparmiata per la realizzazione del numero, andare a contribuire al restauro della Fondazione Querini Stampalia onlus di Venezia, danneggiata dall'acqua alta.

 

"Tutte le copertine, e i servizi del numero di gennaio - scrive il direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti nell'editoriale - sono stati realizzati da artisti, noti, emergenti, nomi dell'arte e leggende del fumetto, che hanno raccontato la moda rinunciando a viaggiare, spedire interi guardaroba, inquinare. La sfida è dimostrare che è possibile raccontare gli abiti senza fotografarli. È una prima volta: Vogue Italia non aveva mai avuto una copertina illustrata e nessun Vogue, da quando esiste la fotografia, ha mai realizzato un numero prescindendone. Grazie alla generosità di questi artisti, la cifra risparmiata nelle produzione di Vogue Italia di gennaio sarà devoluta a un progetto che ne ha realmente bisogno: il restauro della Fondazione Querini Stampalia onlus di Venezia, fortemente danneggiata dalla marea dello scorso novembre".
Nelle illustrazioni, tutti gli abiti e gli accessori sono di Gucci. Milo Manara disegna Olivia Vinten con una mise sexy: top di chiffon con inserti di pizzo, spalline in pelle con fibbia motivo G, choker di pelle, guanti di latex e frustino con manico di pelle. David Salle immortala la modella Lili Sumner in abito di seta con intagli e collo a contrasto in pelle nera. La modella dai tratti "alla Modigliani" in abito plissè è di Vanessa Beecroft. Cassi Namoda disegna la modella Ambar Cristal Zarzuela vestita con maglione di cotone a righe, pantaloni di lana pied-de-poule. Delphine Desane disegna il busto della top di colore Assa Baradji, in giacca rosa. L'italiano Paolo Ventura disegna la modella Felice Nova Noordhoff, in abito senza maniche completamente ricoperto di frange. Yoshitaka Amano disegna il ritratto delicato di Lindsey Wixson in abito di seta azzurro e choker di pelle al collo.

L’unico servizio fotografico contenuto nel numero, che uscirà il 7 gennaio, è stato realizzato da due fotografe di 17 anni ed è stato scelto perché “sono gli occhi del domani prestati al nostro presente”. Farneti ha spiegato quanto sia dispendioso, in termini di produzione, un numero della rivista, parlando di quello di settembre, che solitamente è il più corposo dell’anno, andando ad evidenziare le differenze con quanto realizzato, invece, per questo numero di gennaio: “Sono state coinvolte centocinquanta persone. Una ventina di voli, una decina di treni. Quaranta macchine a disposizione. Sessanta spedizioni internazionali. Almeno dieci ore di luci accese ininterrottamente, alimentate in parte da generatori a benzina. Scarti alimentari dei catering. Plastica per avvolgere gli abiti. Corrente per ricaricare telefoni, macchine fotografiche. Per questo numero invece gli abiti sono stati raccontati senza fotografarli, rinunciando a viaggiare, spedire, inquinare. Gli artisti hanno raffigurato visi e corpi di donne reali, vestite e truccate con l’aiuto di stylist (le persone che scelgono i vestiti delle modelle e l’ambientazione nei servizi di moda)".

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