Il viaggiatore di Valentino disegnato da Pierpaolo Piccioli che sfila a Parigi mostra una collezione che lo stesso direttore artistico della maison ha definito "utopia esotica", ovvero una mescolanza di alto e basso, di culture diverse, dove un abito tradizionale del Maghreb viene affiancato a un paio di pantaloni grigi e sartoriali.
"E' un viaggio immaginario" ha spiegato lo stilista. "Mi piace l'idea di mischiare lo stile psichedelico, quello sartoriale e lo streetwear". Mentre segni e tracce di diverse culture si mescolano e fluiscono in un mood sartoriale che rende tutto possibile, le differenze convergono come le linee, i colori brillano, alto e basso, luminoso e terreno si mescolano e s'intrecciano. La purezza del djellaba, la semplicità del caftano, il tocco umano dell'uncinetto e del ricamo incontrano la precisione del suit e la disinvoltura del capospalla fluente.
Paesaggi di fantasia, "utopie esotiche", sono state create dall'artista Roger Dean.
Gli accessori. Come il viaggio cambia il viaggiatore, ridefinendo abitudini, gesti e visioni, così l'atto di vestire acquista una spensierata svagatezza: un cappello di paglia sulla testa, sneaker Valentino Garavani Rockrunner Plus ai piedi, borse pratiche in mano. Non c'è una destinazione finale per il viaggio, che avviene qui e ora, nella mente.
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