Se il negozio di abbigliamento investe in tecnologia con programmi che monitorizzano gli acquisti selezionando prodotti mirati al target della clientela, aumenta di conseguenza il fatturato, così da competere con le grandi catene monomarca e i mall.
Sono i NovaRetail Small, progetti nati della collaborazione tra Federazione Moda Italia, azienda di servizi Disignum e Bottazzo, negozio di abbigliamento e calzature associato a FederModaMilano. E' un progetto che a settembre a Chia ha guadagnato una menzione di merito al Premio Innovazione di Confcommercio e in ottobre a Milano ha ricevuto il Premio Innovazione da Smau. Ora dei NovaRetail Small se ne parla a Cortina D'Ampezzo durante la Fashion Week, nel convegno organizzato da Federazione Moda Italia, Unicef e Confcommercio.
In soldoni lo store tecnologico è una soluzione innovativa per piccoli negozi di moda, studiata e realizzata "su misura".
Il progetto sostenibile è anche democratico in quanto si pone l'obiettivo di portare nei piccoli negozi la tecnologia oggi per motivi di costi e di organizzazione aziendale, è quasi ad esclusivo appannaggio dei grandi marchi e delle catene monomarca. La piattaforma tecnologica è in grado di aumentare le vendite del negozio attraverso strumenti digitali di monitoraggio ingressi e interazioni. Viene messa inoltre a disposizione del negoziante un'infrastruttura che compie misurazioni automatiche dell'audience e analizza i comportamenti del cliente all'interno del negozio.
Altro importante aspetto è la sostenibilità ambientale dei negozi. Con l'Uni (Ente di normazione italiano), Federmoda Italia ha stilato delle linee guida con dei requisiti per uno standard di vendita, tra questi c'è la sostenibilità ambientale.
Standard che sulla scorta ad esempio, della produzione dei rifiuti e del relativo smaltimento degli imballaggi, del passaggio da illuminazione tradizionale con lampade alogene e ad incandescenza a quella ad alto risparmio energetico a led, sono anche in grado di rilevare una connotazione di sostenibilità. A questi esercizi viene rilasciato il marchio di negozio "green".
Federmoda ha fattivamente contribuito alla produzione della Norma Tecnica emessa il 23 aprile 2015 dall'Uni per la definizione dei modelli organizzativi di distribuzione al dettaglio dei prodotti moda, calzature, pelletterie, tessile per la casa e articoli sportivi con la previsione anche di standard che riguardano la sostenibilità ambientale. Standard che sulla scorta ad esempio della produzione dei rifiuti e del relativo smaltimento di imballaggi, del passaggio da illuminazione tradizionale con lampade alogene e ad incandescenza a quella ad alto risparmio energetico a led, sono anche in grado di rilevare una connotazione di sostenibilità. A questo proposito Daniela e Franz Kraler sono all'avanguardia con il loro negozio a Dobbiaco in provincia di Bolzano, a 1200 metri sulle Dolomiti, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Si tratta di 600 mq suddivisi in tre piani per oltre 100 marchi, e 2000 mq di area esterna attrezzati per accogliere disabili, bambini e animali.
La struttura originaria risale al 1903 e faceva parte del Grand Hotel di Dobbiaco, residenza estiva dell'Imperatore Francesco Giuseppe. Gli architetti di Bolzano, Andrea e Luca Marastoni ne hanno rivoluzionato la pianta aggiungendo due ali all'edificio principale. Sono stati impiegati materiali naturali come legno, rame e muratura in argilla termoresistente per un progetto centrato su criteri di eco-sostenibilità. Importante l'utilizzo dei vetri che selezionano i raggi del sole evitando dispersioni termiche. Grazie ad un sofisticato ricircolo dell'aria, la boutique mantiene una temperatura costante con costi energetici bassissimi. La notte i Led sistemati sul tetto cambiano colore passando dal rosso, al viola al verde.
Tecnologico e green così il negozio diventa all'avanguardia
Soluzione che abbatte i costi, Kraler, 600 mq a Dobbiaco è un esempio
- di Patrizia Vacalebri
- CORTINA D'AMPEZZO
- 09 dicembre 2017
- 11:18