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Food

Formaggi francesi, piatti vegetariani e tacos ora l'ordine a domicilio si fa raffinato

Food Explorer: da Alice Agnelli i 10 ristoranti top per scoprire la cucina che va di moda

Food delivery © ANSA
  • Redazione ANSA
  • 22 giugno 2016
  • 23:47

Il cibo più ordinato in tutta la Penisola si conferma la pizza ma declinata in varianti ricercate: in cima alle preferenze c’è quella ai formaggi francesi, dai più classici brie e camembert fino ai più ricercati roquefort e mimolette, accompagnata da un bicchiere di bollicine preferibilmente rosé.
Non mancano tuttavia le cucine straniere che fanno da padrone al nord: a Milano si sperimenta ed è boom di sushi, cucina etnica e messicana, incentivate anche dall’elevato numero di locali presenti e dalla loro varietà. Nel capoluogo lombardo si sta inoltre diffondendo una vera e propria passione per il veggie, trend emergente che mette al centro il cibo healthy, ma senza rinunciare al gusto. Al Sud e al Centro, dove si sente più forte il legame con i sapori del mare, si sperimenta meno e a fare la parte del leone rimane la cucina italiana affiancata però da un’inedita veste fusion che propone chirashi mediterranei e tacos vegetariane.

Emergono le nuove passioni per il cibo nell'ambito del supertrend del food delivery: ordinare cibo a domicilio non è più infatti soltanto una soluzione comoda cui ricorrere in casi d’emergenza come frigo vuoto o supermercato chiuso, ma un vero e proprio momento di piacere per condividere cibo da chef a casa propria. A guidare le scelte è soprattutto la voglia di gustare qualcosa di diverso, più difficile da preparare, seguita dal desiderio di concedersi un momento di relax o di godere dell’intima accoglienza di casa. Il takeaway è per la maggior parte delle persone il miglior alleato per una serata speciale da piatti gourmet che vengono consumati sempre più nella convivialità e sempre meno da soli: al Nord si preferisce mangiare con il partner o con pochi e intimi gli amici, mentre al Centro e al Sud oltre al partner prevale la famiglia.

La moda - con grande concorrenza di piattaforme - sta crescendo in Italia mese dopo mese mentre all'estero, in Francia, in Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti è realtà consolidata. 

La voglia di gourmet passa anche attraverso il classico hamburger, recentemente diventato oggetto del desiderio per i palati più raffinati che lo hanno elevato a piatto da chef. Non più soltanto cheddar cheese, carne, pomodoro e una foglia di lattuga ma ingredienti che spaziano dal fois gras ai formaggi erborinati, dalla salsa tartara ai germogli di soia, dagli asparagi al pesto alla genovese per dar vita a un panino da intenditori. Milano è stata la prima città ad abbracciare questa nuova filosofia, oggi diffusa anche al Centro e al Sud dove negli ultimi anni è scoppiata una vera e propria hamburger-mania.

La parola d’ordine è per tutti “qualità”, dalla scelta di materie prime genuine fino alla ricetta dove verranno impiegate per dar vita a un piatto che esalti tradizione e innovazione. Gli italiani si confermano amanti della buona tavola ma oggi più che mai sono attenti a ciò che hanno nel piatto, vedendo nel cibo una sorta di piccolo lusso quotidiano da concedersi per gratificare il palato.

Just Eat, il più famoso servizio per ordinare online pranzo e cena a domicilio, ha realizzato il progetto Food Explorer, un vero e proprio viaggio alla scoperta dei food trend italiani con ambasciatrice la nota foodblogger Alice Agnelli - A Gipsy in the Kitchen.
Partendo dalla Capitale, passando da Napoli e Sorrento per poi risalire a Milano, Alice ha fatto tappa nei locali tipici di ogni città, confrontandosi con clienti, frequentatori abituali e incontrando gli chef del luogo per raccontare attraverso esperienze digitali fatte di video, parole e immagini l’Italia del Gusto. La fotografia che emerge è quella di una cultura gastronomica che negli anni ha continuato a evolversi, andando oltre quelli che sono i sapori della tradizione ma senza rinnegarli e mixandoli con influenze etniche, per dare vita a una cucina sperimentale dai nuovi gusti.

LA TOP TEN DI ALICE AGNELLI
Tre città uniche, tre modi di vivere il cibo e tre diversi approcci alla cucina: Roma, Napoli e Milano hanno ognuna un mondo di sapori da scoprire e di posti da non perdere. Dalla cucina stellata di Ernesto Iaccarino di Don Alfonso (Sorrento) a quella di Cristina Bowerman (Roma), passando dai bagels di California Bakery (Milano) alla cucina vegetariana e vegana del Margutta (Roma), fino ai chirashi mediterranei di Kukai (Napoli) e alla pizza di Sorbillo (Napoli), Alice racconta la sua personalissima top 10 dei locali assolutamente da provare in ogni città.

Coffee Pot (Roma)
Maki vegetariani, al curry e con cheviche sono il must di Coffee Pot, locale dal sapore hipster a Trastevere. E ancora cocktail creati con infusi homemade e tacos veggie che strizzano l’occhio alla tradizione messicana, roll di tutti i tipi, atmosfere post industriali e piante grasse a cascata per una serata fusion ispirata a Messico e Giappone.

Da Brando (Roma)
Da Brando è l’emblema della romanità in cucina. Locale casual con sedie vintage dai colori diversi e scritte su pareti ad effetto usurato che avvolge e trasmette immediatamente un’atmosfera famigliare e amichevole dove gustare i must della cucina capitolina verace, carbonara, amatriciana e cacio e pepe. Impossibile poi non lasciarsi tentare dagli antipasti: brie fritto con salsa mayo allo yogurt, cartoccio di fritti vegetali, crumble di verdure con fonduta di formaggio.

Il Margutta (Roma)
Uno dei più famosi locali vegetariani e vegani di Roma che unisce la creatività di piatti raffinati all’eleganza di una galleria d'arte al cui interno gustare brunch e aperitivi. La cucina del Margutta vegetarian food&art è la perfetta sintesi di ricerca, tradizione, innovazione ma soprattutto di una cucina sana e gustosa. Assolutamente da provare la crema di asparagi, uovo scomposto e spuma di zafferano e come dessert lasciatevi sedurre dalla goccia di cioccolato bianco con cuore morbido alla fragola.

Glass Hostaria (Roma)
Glass Hostaria è il regno della Regina degli chef stellati, Cristina Bowerman, e della sua raffinata e audace cucina fusion. Un esclusivo e luminoso ristorante dal design minimal-contemporaneo dove poter sperimentare i cavalli di battaglia della padrona di casa passando da una tartare di manzo, capperi di Pantelleria e tobiko al wasabi a un raviolo liquido di Parmigiano 60 mesi burro d’Isigny e funghi fino all’astice, avocado, tapioca, semi di senape fritti maionese calda di yuzu e sriracha in polvere. E per gli irriducibili della cucina romana una rivisitazione gourmet degli spaghetti cacio e pepe con una spruzzata di tartufo.

Kukai (Napoli)
Kukai è stato il primo ristorante a portare sushi e cucina giapponese a Napoli e propone sushi e sashimi rivisitati in chiave mediterranea mixando gusti e sapori della tradizione giapponese e aggiungendo un tocco di italianità.
Cheviche di pescato bianco, edamame, maki e chirashi mediterranei da gustare in una cornice sobria dominata dal nero, con soffitti a botte e piatti preparati a vista.

Gino Sorbillo (Napoli)
È la pizzeria di Napoli per eccellenza, non si può dire di aver gustato la vera pizza napoletana senza essere passati da Sorbillo e aver provato la loro margherita fatta con le migliori farine, olio extravergine di oliva, mozzarella e pomodoro di prima qualità. Dagli anni Trenta ad oggi le generazioni di pizzaioli Sorbillo hanno saputo trasformare la pizza napoletana da prodotto di massa in un prodotto gourmet di qualità. Da provare la pizza al Pesto di Basilico con il pesto Rossi di Roberto Panizza, la pizza Cetara con il classico pomodorino Piennolo del Vesuvio e alici o quella al filetto fresco di pomodorini tagliati a coltello.

CucinAmica (Napoli)
Passando da Napoli non si può non fare un salto a curiosare da CucinAmica, un spazio polifunzionale dove si racconta l’arte del cucinare, l’amore per il cibo e dove si coniugano i sapori con la scienza della nutrizione, avvicinandosi a questo mondo con il piacere di un gioco per professionisti. Le padrone di casa Carmela e Giorgia organizzano per tutti gli amanti della tavola incontri dove riscoprire la cultura del cibo attraverso dibattiti, degustazioni di prodotti tipici locali ed interventi di esperti.

Don Alfonso (Sorrento)
Impossibile non definire Don Alfonso come il vero lusso dello chic grazie a una filosofia che innova ma rispetta le tradizioni alimentari millenarie della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana. Vero e proprio tempio della cucina, Don Alfonso è ricavato da un palazzo napoletano del XIX secolo arredato con colori vivaci che spaziano dal lilla al giallo e dall’arancio al rosa. Assolutamente da provare il gelato d'anguilla con tagliatelle al petalo di rosa canina, salsa vegetale, uovo sodo e caviale.

California Bakery (Milano)

California Bakery è un piccolo angolo d'America a Milano dove si respirano i profumi e gli aromi di bagels appena sfornati, muffin caldi e appetitosi club sandwich. Ideale per il brunch o per una pausa sfiziosa durante la giornata dove gustare i dolci della tradizione americana: dal Cheesecake ai Brownies, dai Pancakes con sciroppo d’acero alle torte di Nonna Papera. Da provare nel menu salato il bagel salmone e avocado accompagnato da una fresca centrifuga.

T-Burger (Milano)
T-Burger Station è una sorta di concept dell’hamburger che qui è proposto in tantissime varianti per incontrare i gusti di tutti. Da quello classico gigante a quello gluten free fino a quello veggie. Tutto rigorosamente home made e accompagnato da patatine fritte croccanti, onion rings e insalate di tutti i tipi. Il locale è di ispirazione contemporanea e perfetto per una serata tra amici.

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