TORINO, 12 MAG - Da ex centrale elettrica in disuso a hub polifunzionale che rimette in circolo le idee. L'operazione che Lavazza ha fatto inaugurando la Nuvola, nuovo centro direzionale nel quartiere Aurora di Torino, inaugurato di recente, è soprattutto culturale. Lo mette in evidenza anche Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro, aprendo il primo incontro di 'Accade domani', calendario di conversazioni con grandi personaggi della contemporaneità all'interno del Salone del Libro.
"Restituire qualcosa alla collettività - dice Lagioia - è un atto di responsabilità che le imprese fanno poco. Per fortuna ci sono eccezioni. Sono convinto che questa città sarà ancora migliore nel futuro grazie alla Nuvola". Anche da Giuseppe Culicchia, uno dei narratori più appassionati di Torino, la Nuvola viene messa nel solco delle trasformazioni vissute dalla città, da quando la sua vocazione industriale è venuta meno. "E' il segno che quel cambiamento sta andando avanti - commenta - ed è un cambiamento coraggioso. La scelta di rimanere lì dove si trovano le radici Lavazza, in un quartiere di confine e oltre tutto immaginando un luogo aperto è un segno di fiducia importante, ancor più in un'epoca in cui prevale il desiderio di richiudersi su se stessi".
'Accade domani' è l'iniziativa con cui la Nuvola la lasciato temporaneamente il quartiere Aurora per trasferirsi nei padiglioni del Lingotto, affrontando il tema del futuro con personalità quali Piero Angela, Jacques Attali, Alice Sebold e Jeremy Rifkin. Ma è anche un'anteprima delle attività culturali che troveranno casa alla Nuvola, grazie alla Centrale, uno spazio eventi di 4.500 metri quadrati ricavato nell'ex centrale elettrica rinnovata, in grado di ospitare fino a mille persone.
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