Nel mondo dell'eyewear i consumatori prediligono ancora l'acquisto in negozio anche se cresce quello sul web, soprattutto in Paesi come il Giappone dove l'incremento è a doppia cifra. Lo rileva la ricerca Optical Monitor, giunta alla nona edizione, presentata a Mido, la fiera internazionale dell'occhialeria che si tiene dal 23 al 25 febbraio alla fiera di Milano Rho. La ricerca ha indagato le abitudini di acquisto di occhiali ed i trend tra quasi 5000 consumatori di Cina, Russia, Stati Uniti e Giappone. Chi compra occhiali guarda prima di tutto alla qualità, passa in secondo piano il brand che rimane di primaria importanza solo per i consumatori cinesi dove è il prodotto a dettare lo status symbol. Per quanto riguarda invece la segmentazione dei consumatori i gruppi principali, che rappresentato il 55% del mercato, sono i Sunglasses Lovers, persone di successo che sono attenti alla propria immagine, e gli Young Fashion Hunters, i giovani che concentrano il budget a loro disposizione, seppure limitato, nella ricerca di nuove tendenze.
Con la terza edizione del Mido Outlook si è fatto invece il punto sulla situazione del mercato globale dell'ottica e sulle aspettative nel futuro. Le oltre 1320 aziende intervistate da Grs, provenienti da 98 paesi, considerano la situazione di mercato attuale stabile. La nota positiva è che oltre la metà dei coinvolti (53%) ha fiducia nel futuro, soprattutto in America e Oceania. Per quanto riguarda invece le criticità, tutti gli intervistati vedono gli aspetti fiscali, burocratici e regolatori, i prezzi di vendita e il costo del lavoro, come le maggiori sfide a cui far fronte. L'export rimane un fattore fondamentale per le aziende, il 40% di esse genera oltre la metà dei propri ricavi all'estero. Gli Usa sono il paese che conta più reti nel mondo, mentre la Cina è considerato quello su cui scommettere in futuro.
"L'occhialeria è una tradizione italiana, che oggi con i grandi marchi e con le piccole e medie imprese del settore è leader nel mondo", ha commentato Dario Galli, vice ministro allo Sviluppo Economico, in visita a Mido.
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Mido