Uno scrigno blu per aiutare i
ragazzi a reagire al cyberbullismo e al disagio minorile. Una
scatola, che la polizia lascia nelle scuole di Sassari come
segno del "Progetto Blue box", la campagna di sensibilizzazione
portata avanti dalla Questura sassarese. All'interno di quella
scatola i ragazzi potranno inserire eventuali segnalazioni di
casi di bullismo o difficoltà, anche in ambito familiare. La
prima iniziativa si è svolta nei giorni scorsi all'Istituto
comprensivo Brigata Sassari, dove si è tenuto il convegno "Web
Sicuro - I ragazzi e la rete", organizzato in collaborazione con
"Lions Club Sassari Host" e "Leo Sassari Castello". All'evento
ha partecipato un'équipe multidisciplinare che ha riflettuto
insieme ai ragazzi sulle situazioni di disagio che possano dare
adito, anche in forma sommersa, a episodi di bullismo,
cyberbullismo, abbandono, giochi di ruolo e disagio familiare.
Ha aperto i lavori il vicario del Questore, Maurizio Terrazzi,
sono seguiti gli interventi di Claudia Capitta, dirigente
scolastico, Anna Soro, presidente dei Lions Club Sassari Host,
ed Ennio Marongiu, magistrato a riposo e moderatore del
convegno. Gli interventi degli specialisti della divisione
Anticrimine, dell'Ufficio minori e della polizia postale, oltre
a quello di uno psichiatra, hanno fornito agli studenti alcuni
strumenti per capire l'estrema pericolosità della situazione e
hanno invitato familiari e insegnanti a riconoscere gli
eventuali segnali di malessere giovanile e a fornire indicazioni
utili per un corretto uso del web.
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