"La mafia del Gargano è una mafia
particolare. La mafia foggiana, di Cerignola (Foggia), è stata
sottovalutata per lungo tempo: 300 morti ufficiali" e "nell'80%
dei casi non si conosce la verità; l'ultimo collaboratore di
giustizia è del 2007. Perché lì, in molte di quelle realtà, la
famiglia è quella biologica. E quindi un po' come la 'ndrangheta
ha poche affiliazioni, proprio per cercare di essere più
impenetrabili". Lo ha detto il fondatore di Libera, don Luigi
Ciotti, parlando con l'ANSA oggi a Bari, a margine di un evento
organizzato dall'Assostampa Puglia in vista della Giornata
nazionale contro le mafie che si terrà il 21 marzo a Foggia.
Per don Ciotti, "bisogna unire le nostre forze perché
corruzione e mafia sono i parassiti che ci impoveriscono un po'
tutti". "Ci vuole una corresponsabilità - ha suggerito - perché
è il 'noi' che vince e non l'opera di navigatori solitari".
"Ognuno - ha sottolineato - è chiamato nel proprio ruolo a fare
la propria parte. E ci vuole anche da parte di noi cittadini la
corresponsabilità". "Collaborare con le istituzioni che fanno le
cose giuste - ha concluso - ma essere anche una spina nel fianco
se non fanno quello che devono".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA