Ferita dal sisma del
2016, l'Università di Camerino non si è mai fermata e ora mette
in campo un'offerta formativa altamente professionalizzante
volta al rilancio e allo sviluppo dei territori dell'entroterra
appenninico. L'Anno Accademico 2018-2019 si apre con il Master
Universitario di primo livello "Manager dei processi innovativi
per le start-up culturali e creative", con lezioni ad Amandola
(Fermo). Un progetto ampio ma mirato, dicono da Unicam, che
punta a far ripartire concretamente lo sviluppo imprenditoriale
delle zone montane delle Marche colpite dal sisma. L'iniziativa
è frutto dell'impegno sinergico di Università di Camerino,
Comune di Amandola e Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli
Piceno. L'iscrizione al Master è gratuita, in quanto interamente
sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
Inoltre, grazie alla collaborazione del Comune di Amandola, i
corsisti potranno usufruire di convenzioni molto vantaggiose per
il vitto e per l'alloggio, per tutta la durata del master.
"L'obiettivo - spiega il direttore del master, prof. Francesco
Casale - è di stimolare la nascita di nuove start up nate dalla
fattiva sinergia tra giovani disoccupati con conoscenze elevate
(economia, ingegneria, architettura, biologia) e imprese
esistenti dotate di altrettanto elevato know-how nei settori
culturali e creativi del turismo, dello spettacolo e delle
produzioni tipiche e d'eccellenza, al fine di creare Pmi che
possano resistere sul mercato e che siano orientate allo
sviluppo intelligente, sostenibile e solidale". Il progetto
universitario si compone, oltre che del master "Manager dei
processi innovativi nelle start-up culturali e creative", di una
summer school e di tre corsi di formazione (mastro pastaio,
norcino, operatore della piccola ricettività) e sarà operativo
da settembre 2018. Il master si rivolge a giovani che intendono
inserirsi con mansioni direzionali e gestionali in enti nel
settore cultura.
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