- ROMA - All'interno del Festival Borgofuturo a Ripe San Ginesio, piccolo comune di soli 800 abitanti in provincia di Macerata, si è svolto un incontro con lo storico testimone di giustizia Pino Masciari, imprenditore calabrese che è stato costretto, insieme alla sua famiglia, a vivere per 13 anni sotto protezione perché si è opposto ad un sistema mafioso che gli chiedeva il pizzo. Al suo fianco l'avvocato Roberto Catani, Presidente dell'Associazione "Legalità Organizzata" della quale Pino Masciari ne è socio fondatore e che da più di un anno è presente sul territorio nazionale organizzando eventi con la cittadinanza e nelle scuole per promuovere i valori di legalità e di giustizia. Durante l'incontro Pino Masciari ha evidenziato come la mafia - nel suo caso la 'ndrangheta - opera in modo capillare anche attraverso le istituzioni per tentare in tutti i modi di piegarne la volontà. Nel suo discorso non è mancato un riferimento al terremoto "perché la ricostruzione fa gola alle famiglie mafiose che anche nelle Marche fanno i loro affari".
Il Festival quest'anno era incentrato sul significato dell' essere reduci e Masciari ha evidenziato che persone come lui non possono neanche ritenersi tali perché ancora oggi né lui né la sua famiglia possono ritornare a vivere tranquillamente nella loro terra d'origine.
"La testimonianza di Masciari - hanno riferito gli organizzatori al termine dell'iniziativa - ha catturato l'attenzione dei presenti che si sono trattenuti con lui anche a incontro finito per salutarlo e ringraziarlo, consapevoli che chi lotta per i propri diritti e quindi per la giustizia rende la vita migliore anche a chi mai si espone".
(ANSA).
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