Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Testimone giustizia a Festival Borgofuturo

Ha raccontato la sua storia e la lotta per la legalità

Redazione ANSA ROMA

 - ROMA - All'interno del Festival Borgofuturo a Ripe San Ginesio, piccolo comune di soli 800 abitanti in provincia di Macerata, si è svolto un incontro con lo storico testimone di giustizia Pino Masciari, imprenditore calabrese che è stato costretto, insieme alla sua famiglia, a vivere per 13 anni sotto protezione perché si è opposto ad un sistema mafioso che gli chiedeva il pizzo. Al suo fianco l'avvocato Roberto Catani, Presidente dell'Associazione "Legalità Organizzata" della quale Pino Masciari ne è socio fondatore e che da più di un anno è presente sul territorio nazionale organizzando eventi con la cittadinanza e nelle scuole per promuovere i valori di legalità e di giustizia. Durante l'incontro Pino Masciari ha evidenziato come la mafia - nel suo caso la 'ndrangheta - opera in modo capillare anche attraverso le istituzioni per tentare in tutti i modi di piegarne la volontà. Nel suo discorso non è mancato un riferimento al terremoto "perché la ricostruzione fa gola alle famiglie mafiose che anche nelle Marche fanno i loro affari".
    Il Festival quest'anno era incentrato sul significato dell' essere reduci e Masciari ha evidenziato che persone come lui non possono neanche ritenersi tali perché ancora oggi né lui né la sua famiglia possono ritornare a vivere tranquillamente nella loro terra d'origine.
    "La testimonianza di Masciari - hanno riferito gli organizzatori al termine dell'iniziativa - ha catturato l'attenzione dei presenti che si sono trattenuti con lui anche a incontro finito per salutarlo e ringraziarlo, consapevoli che chi lotta per i propri diritti e quindi per la giustizia rende la vita migliore anche a chi mai si espone".
    (ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA