Ha lo scopo di favorire i rapporti
tra i detenuti e le loro famiglie e far rivivere la quotidianità
con tutti i suoi 'riti' il nuovo spazio realizzato nella sala
colloqui del Carcere di Monza e che domani pomeriggio verrà
inaugurato alla presenza delle autorità.
Quello che è stato allestito nella casa circondariale monzese
per volontà del direttore Maria Pitaniello, il Provveditorato
Regionale e il Ministero della Giustizia, con il prezioso
contributo di Soroptimist International d'Italia Club di Monza,
che ha finanziato il progetto, è una sorta di monolocale
arredato con tanto di cucina, living, spazi privati, costruito
all'interno del locale riservato agli incontri di chi è in
carcere con i propri figli, moglie o genitori.
Chiamato 'Spazio famiglia' è stato pensato per ricreare i
ritmi della vita di ogni giorno e consentire non solo di non
cancellare i legami e il clima familiare, ma anche di
ripristinare l'ambiente domestico: nel mini appartamento messo a
disposizione a rotazione, ogni giorno, per qualche ora, ciascun
detenuto potrà cucinare il pranzo, mangiare con la propria
compagna e i bimbi, seguire questi ultimi negli studi, leggere
loro favole e libri, giocare e quant'altro.
L'obiettivo, insomma, è 'scardinare' un modello stereotipato
di colloquio e rafforzare, invece, il ruolo di genitore e
marito, con particolare attenzione ai bisogni e ai diritti dei
più piccoli, i figli, di incontrare il proprio padre in uno
spazio più confortevole e più intimo di una normale sala
colloqui.
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