"Bella Ciao è una canzone di tutti,
un patrimonio prezioso da conoscere e da difendere". Così l'Anpi
di Bologna commenta le polemiche sollevate dal caso del canto
popolare della Resistenza fatto ascoltare ai bimbi di un asilo
nido bolognese in una compilation con altri brani.
"Bella Ciao - scrive la sezione locale dell'Anpi - è una
delle canzoni italiane più conosciute al mondo. Durante la
Resistenza non ha avuto una gran diffusione in quanto era nota
solo ad alcuni combattenti e in zone circoscritte, solo
successivamente è diventata un canto simbolo, un inno
internazionale di libertà". "Commette un grave errore chi pensa
che sia il canto dei comunisti da contrapporre ai canti
patriottici o che vada considerato paritetico agli inni del
ventennio", aggiunge l'Anpi bolognese. "È l'esempio di come una
canzone possa raccontare molto altro oltre alle parole e al
ritmato battimani che l'hanno fatta conoscere ed amare nel mondo
e che piace così tanto ai bambini".
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