"Non fermate la primavera al Rione
Sanità. Il nostro è un appello alle forze dell'ordine e alla
magistratura affinché ci aiutino a sostenere la primavera nel
Rione della Sanità. Il quartiere sta lentamente cambiando.
Associazioni e istituzioni locali hanno avviato un percorso di
legalità, all'indomani dell'omicidio di Genny Cesarano, avvenuto
il 6 settembre del 2015, vittima innocente di un raid di
camorra. Dopo due anni, finalmente stanno per entrare in
funzione le prime telecamere, polizia e carabinieri presidiano,
con costanza, il territorio. Ma non basta. I sei colpi di
pistola esplosi nella notte contro due esercizi commerciali
segnano un pericoloso passo indietro. Di recente ci sono stati
commercianti che hanno denunciato i loro estortori. Questa è la
strada vincente contro i clan che si combattono per il controllo
del territorio. Le indagini della magistratura si fermano per
troppo tempo negli uffici. I sei colpi di pistola contro le
saracinesche dei negozi sono un atto intimidatorio nei confronti
degli operatori commerciali che vogliono liberarsi dal cappio
della camorra e hanno avviato il percorso per la costituzione di
un'associazione Antiracket". Così il testo firmato da Ivo
Poggiani, Sandro Ruotolo e Tano Grasso.
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