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Torna "Trame festival",tema omaggia Levi

Torna "Trame festival",tema omaggia Levi

A Lamezia dal 19 giugno 50 appuntamenti su libri e legalità

CATANZARO, 13 giugno 2019, 18:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Voi che vivete sicuri ...", un omaggio a Primo Levi e alla sua poesia "Se questo è un uomo" a cento anni dalla nascita dello scrittore, è il tema scelto per la IX edizione di "Trame", festival dei libri sulle mafie organizzato dalla Fondazione Trame e dall'associazione antiracket Lamezia onlus, che si terrà a Lamezia dal 19 al 23 giugno.
    Nel corso della presentazione, avvenuta alla Cittadella regionale a Catanzaro, è stato letto l'augurio inviato agli organizzatori dalla senatrice Liliana Segre. "Le parole di Primo Levi - è scritto nel saluto - sono un atto di accusa contro ogni indifferenza ed ogni cecità verso i problemi delle persone e del mondo. E quello della mafia è certamente uno dei problemi più gravi dell'intero Paese".
    Ricco il calendario, con oltre 50 appuntamenti divisi in cinque giornate, che prevede ospiti come Nicola Gratteri, Giovanni Tizian, Marco Travaglio, Nando Dalla Chiesa, Nicola Morra, Francesco d'Ayala, Massimo Bray, Mimmo Gangemi e Salvatore Curcio.
    All'incontro era presente anche l'assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano. "La mafia - ha detto - ha invaso il mondo e di questo bisogna essere consapevoli e questo festival è importante perché accende i riflettori su questo fenomeno che ci pone tutti in uno stato di perenne insicurezza e che blocca le prospettive, ma accende i riflettori utilizzando lo strumento della lettura, della musica, del teatro, informando i giovani su quello che significa essere mafiosi".
    "Scoprirete - ha sottolineato Gaetano Savatteri, direttore artistico del Festival - un vasto programma di incontri con scrittori, giornalisti, libri, approfondimenti, documentari, musica, teatro. Un festival, che in realtà è la festa della libertà e del coraggio. Perché in certi luoghi d'Italia, in Calabria e a Lamezia Terme, città che per tre volte ha conosciuto lo scioglimento dell'amministrazione comunale per mafia, scegliere di andare in una piazza e partecipare a un incontro pubblico dove si parla di mafie, non è una semplice presenza, ma una presa di posizione: un'opzione etica".
    Non mancheranno, come sempre, le occasioni di spettacolo con appuntamenti di jazz, teatro, proiezioni e istallazioni. Tanti e diversi anche i temi per il 2019, complici i libri, che saranno oggetto di confronto e dibattito nelle piazze e nei palazzi storici di Lamezia. Lotta e conquista femminile, i motivi della corruzione in Italia, Giovanni Falcone, che quest'anno avrebbe compiuto 80 anni. Anche la musica sarà protagonista così come "Trame in scena", durante la quale si assisterà in anteprima nazionale all'Intervista impossibile a Leonardo Sciascia di Gaetano Savatteri, con Ninni Bruschetta e Laura Cannavò. Il tema migranti e sicurezza avrà un ruolo importante nel festival.
    Mimmo Lucano incontrerà i volontari, Chef Rubio presenterà il documentario Elias, da lui prodotto, che racconta la storia toccante di un'amicizia nei campi rom di Roma.
    Si rinnova, inoltre, la collaborazione con il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici Italiani, che da 73 anni assegna i Nastri D'Argento e che insieme a Trame, dallo scorso anno consegna il Nastro della Legalità alla pellicola che maggiormente esprime i valori civili di condanna e resistenza alle mafie e che quest'anno sarà assegnato a "Sembra mio figlio" di Costanza Quatriglio.
    Tra le novità di quest'anno la proiezione di 5 video-inchieste, realizzate sul territorio di Lamezia Terme dai partecipanti del corso di giornalismo Visioni Civiche, realizzato dalla Fondazione in collaborazione con ALA, vincitore del bando Prendi Parte! Agire e pensare creativo, del MiBAC.
    La Fondazione Trame insieme all'Associazione antiracket Lamezia onlus ha intrapreso da due anni una nuova sfida sul territorio, per continuare a diffondere i contenuti del festival tutti i giorni dell'anno. "Risollevarci - ha affermato Armando Caputo della Fondazione Trame - dipende solo da noi. Il tempo di piangerci addosso è finito, pensiamo ai nostri ragazzi".
    "Il Civico Trame - ha concluso Maria Teresa Morano, responsabile del progetto - si conferma come luogo di condivisione e socialità. Qui con laboratori, sportelli di ascolto e rassegne si è aperto uno spazio di condivisione ed educazione a una cittadinanza attiva e responsabile. Prosegue inoltre #trameascuola con il suo lavoro di divulgazione ed educazione alla legalità nelle scuole".
   

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