Il Consiglio regionale
della Calabria, riunitosi sotto la presidenza di Nicola Irto, ha
approvato, all'unanimità dei presenti (20 consiglieri su 30), la
proposta di legge recante "Interventi regionali per la
prevenzione e il contrasto del fenomeno della 'ndrangheta e per
la promozione della legalità, dell'economia responsabile e della
trasparenza".
La normativa é il frutto dell'unificazione di due proposte di
legge: la prima del presidente della Commissione contro la
'ndrangheta del Consiglio, Arturo Bova, e la seconda
d'iniziativa della Giunta.
Nell'illustrare la normativa, Bova ha illustrato le azioni
previste dalla legge, "propedeutiche - ha spiegato - alla
prevenzione della criminalità organizzata e destinate a tutte le
categorie a rischio. Questa - ha detto Bova - non è una legge
ordinaria. La legalità in Calabria non è un settore di
secondaria importanza, Non ci sarà sviluppo se non ci sarà la
riaffermazione dello Stato di diritto. Da oggi la 'ndrangheta
saprà ancora di più che facciamo sul serio. Da oggi le persone
oneste avranno ancora di più la consapevolezza che questo
palazzo non è un''astronave', ma è la casa dei cittadini onesti
della Calabria".
Il presidente della Regione, Mario Oliverio, nel suo
intervento, ha detto che "con questa legge si lancia il
messaggio forte di una convergenza unanime del Consiglio
regionale della Calabria sul fronte del contrasto
all'illegalità, proponendo un ruolo attivo, di propulsione e di
affermazione di una cultura nuova che deve crescere. Perché la
rete delle istituzioni locali possa ritrovarsi insieme in una
cultura della legalità condivisa".
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