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Riferimenti, restituiamo beni assegnati

Riferimenti, restituiamo beni assegnati

Musella, impossibilitati a continuare nel nostro impegno

CATANZARO, 18 gennaio 2018, 13:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"I beni confiscati alla cosca Mancuso e affidati al Coordinamento antimafia Riferimenti, ritornano al mittente". É quanto rende noto Adriana Musella, presidente dell'associazione, aggiungendo, in un comunicato, di avere chiesto un incontro al prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo.
    Adriana Musella, fondatrice e presidente dell'associazione antimafia, è indagata per malversazione ai danni di enti pubblici e appropriazione indebita nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria sulla gestione dei fondi assegnati a Riferimenti.
    "Su proposta progettuale della stessa Musella - è detto nel comunicato - era stata realizzata in quei beni l'Università dell'Antimafia che avrebbe dovuto ospitare studenti da tutta Italia e, attraverso il programma Erasmus, anche da Paesi europei. Al progetto didattico formativo avevano aderito, con appositi protocolli, l'Università della Calabria, la Confapi, la Fondazione Caponnetto e l'associazione "Premio Giorgio Ambrosoli".
    "Dopo anni di lotte, ostacoli e due amministrazioni comunali sciolte, il giorno seguente alla consegna di detti beni a Riferimenti da parte della Prefettura di Vibo - riporta ancora il comunicato - un articolo metteva in discussione la corretta attività dell'associazione e la relativa gestione di fondi pubblici. Ne e' seguita un'indagine giudiziaria che ha visto indagata la stessa presidente, oggetto di una gogna mediatica senza precedenti".
    "Restituiamo allo Stato i beni a noi affidati - sostiene Adriana Musella - nella impossibilità di poter continuare nel nostro impegno. Hanno voluto cosi' e cosi' sia. Questa non é la nostra sconfitta ma quella dello Stato di diritto. A questo Stato e alla causa siamo coscienti di avere già dato e tanto, forse troppo. Lo abbiamo fatto perché abbiamo creduto. Oggi non crediamo più. Il capitolo antimafia che ci ha visto coinvolti, termina qui. Per noi parla e parlerà la storia. Ai posteri l'ardua sentenza".
   

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