"Non è usuale un protocollo
di questo tipo, perché credo che i notevoli e numerosi appalti
di questa azienda necessitavano di una attenzione particolare,
soprattutto nella filiera dei controlli antimafia". Così il
prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari ha motivato la
sottoscrizione, siglata oggi, del protocollo di legalità tra la
Prefettura e l'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria "Grande
Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli", finalizzato
alla prevenzione dei fenomeni corruttivi e dei tentativi di
infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli
appalti di lavori pubblici, concessioni, forniture e servizi.
La firma tra il Prefetto e il direttore generale dell'Azienda
ospedaliera Frank Benedetto è avvenuta alla presenza dei vertici
provinciali di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e del
procuratore della Repubblica Federico Cafiero De Raho, "proprio
per rafforzare - ha spiegato di Bari - lo spirito ed il
contenuto di questo protocollo che è volto a creare sempre più
legalità in un settore nel quale registriamo quasi nella
quotidianità una serie di problematicità".
Il Protocollo estende le cautele antimafia all'intera filiera
degli esecutori e dei fornitori anche negli appalti pubblici
sottosoglia e garantisce, attraverso un avanzato sistema
informativo, un monitoraggio assiduo degli interventi sia a
monte che a valle, dalle procedure di gara alle fasi esecutive.
Apposite clausole contrattuali impegneranno le imprese
contraenti a fornire informazioni su tutte le altre imprese a
qualunque titolo coinvolte nell'appalto, obbligandole ad
interrompere ogni rapporto con quelle interessate da
interdittive antimafia, nonché ad attenersi a comportamenti
etici, quali obbligo di denuncia di ogni interferenza illecita e
di tentativi di natura corruttiva.
"E' una svolta epocale - ha commentato Benedetto - fortemente
sollecitata dal Prefetto Di Bari. Un accordo che va a regolare,
in maniera congiunta, una delle attività più delicate degli
appalti pubblici e delle Aziende ospedaliere. Mira a contenere
le regole in maniera molto più stringente e nello stesso tempo
consente all'Amministrazione di ricevere preventivamente tutte
le informazioni che garantiscono la liceità e la regolarità
dell'appalto. Il problema che abbiamo subito affrontato è stato
quello di rivolgerci a coloro che devono e possono garantirci
questo tipo di informazioni, così da preservare la legittimità
dello stesso appalto".
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