(ANSA) - MONTAURO (CATANZARO), 21 AGO - E' morto stamani stroncato probabilmente da un malore Giovanni Aiello, l'ex poliziotto della Mobile di Palermo con passato nei servizi, conosciuto alle cronache come "Faccia da mostro" e al centro di alcune vicende controverse. A dare la notizia è il sito Weboggi.
L'uomo, che da anni viveva a Montauro, sulla costa ionica catanzarese, è deceduto tra i bagnanti mentre cercava di portare a riva la propria barca. Dopo avere tirato su l'imbarcazione assieme ad altri bagnanti che lo hanno aiutato Aiello si è accasciato. Giovanni Aiello, che aveva 71 anni, è stato soccorso immediatamente dalle persone che si trovavano nella spiaggia. E' stato anche utilizzato un defibrillatore, recuperato in una struttura balneare vicina, ma non c'è stato nulla da fare. Sul posto sono immediatamente intervenuti anche i sanitari del 118 che hanno potuto solo constatare il decesso di Aiello. La morte potrebbe essere stata causata da un infarto. Giovanni Aiello era chiamato "faccia da mostro" per la lunga cicatrice sul volto conseguenza di una esplosione nella quale era stato coinvolto.
Da anni Aiello viveva in Calabria dove si dedicava alla pesca.
Nei giorni scorsi il suo nome - piu' volte in passato entrato nelle indagini su casi irrisolti aperte dalla Procura di Palermo - era tornato alla ribalta per i suoi presunti rapporti con Bruno Contrada, nell'ambito di una inchiesta della Procura di Reggio Calabria che indaga su un patto stretto tra 'ndrangheta e Cosa nostra, negli anni delle stragi, per destabilizzare lo Stato. "E' necessario disporre autopsia su Giovanni Aiello e disporne il sequestro dei beni". A chiederlo è il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle commissioni Giustizia e Antimafia, secondo il quale l'autopsia e il sequestro dei beni sono una misura cautelare nell'ipotesi che non si tratti di morte naturale. "Aiello morendo - dice il deputato - porta nella tomba tante domande che riguardano i tragici fatti della stagione stragista mafiosa e non soltanto. Dall'omicidio di Nino Agostino e Ida Castelluccio fino alla recentissima inchiesta 'Ndrangheta stragista della DDA di Reggio Calabria, il suo ruolo di collegamento tra mafie e apparati dello Stato è stato tante volte evocato, mai provato però. Ora, qualora mai avesse voluto rispondere a qualcuna di queste domande, non potrà più farlo e questa per ora è l'unica certezza".
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