"Le accuse rivolte a me dal
giornalista Attilio Bolzoni sono spiacevoli ma credo che reagire
abbia un senso: queste accuse mosse contro me sono un segmento
contro un intero movimento che è stato ripetutamente accusato di
essere inadeguato, quando non conformista, se non accucciato ai
piedi del potere. Spero che replicare possa contribuire alla
reazione di chi non rinuncia alla dignità di un impegno che ha
segnato tante vite". Lo ha detto Davide Mattiello, ex deputato
del Pd ed ex dirigente di Libera, oggi consulente della
Commissione Antimafia, durante l'audizione avuta in Commissione
antimafia in cui ha replicato ad alcune accuse mossegli sempre
in Antimafia alcune settimane fa dal giornalista Attilio
Bolzoni.
Per Mattiello "gli attacchi ingiuriosi di Bolzoni hanno una
data d'inizio, nell'ottobre del 2013 con la Commissione
antimafia appena costituita: sono stato definito un un
'calabraghe', furbacchione e 'mutolo', sarei insomma un
'infamone venduto'. Per Bolzoni, da deputato e componente della
Commissione Antimafia sarei stato attivissimo su mille fronti
inutili, tipico di chi non ci capisce niente di mafia".
Mattiello ha ricordato di tutti i dossier di cui si è
occupato: dall'omicidio di Nino Agostino e Nina Castelluccio al
tentativo di tentativo di delegittimare l'allora questione di
Latina De Matteis, fino alla latitanza dell'ex deputato di FI
Amedeo Matacena che si trova dal 2014 negli Emirati Arabi
nonostante si stato condannato con sentenza definitiva: grazie
anche al suo lavoro, ha detto, "oggi finalmente esiste un
trattato di cooperazione giudiziaria e di estradizione tra
Italia ed Emirati Arabi". E ancora, si è occupato della riforma
del sistema di protezione dei testimoni di giustizia e si è
battuto perche' il protocollo Antoci diventasse legge.
"Pretendere la verità su quanto accadde dal 1989 al 1994 non
significa rimanere 'appiccicati' alle stragi, ma rispettare un
impegno di solidarietà con le famiglie delle vittime, seguire i
fili che partono da quella stagione e arrivano al nostro
presente. So di aver commesso degli errori ma rivendico l'onestà
intellettuale e la passione politica con cui ho cercato di
rimediare agli errori. A chi giovi delegittimare, cosa vuole
chi cerca di sparare a zero contro errori veri o presunti, credo
sia chiaro a tutti", ha concluso.
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