Il Capitano Ultimo a fianco dei
terremotati del centro Italia, "sfiancati dai ritardi della
burocrazia e che dopo oltre due anni dal sisma - denuncia
l'ufficiale dei carabinieri che arrestò Totò Riina - non solo
non riescono a rientrare nelle loro case, ma neppure a
cominciare i lavori di ricostruzione". Per questo, "per
sensibilizzare l'opinione pubblica e chi ha il potere e il
dovere di intervenire", domenica alle 12.30 alla Casa famiglia
del Capitano Ultimo, a Roma, si riuniranno i sindaci e gli
amministratori delle zone colpite "per non dimenticare, per
ricostruire, per alzare la testa" e "dire basta ai ritardi, alle
lungaggini, all'indifferenza" che stanno paralizzando i
territori terremotati dell'Umbria, delle Marche, del Lazio e
dell'Abruzzo.
"Abbiamo invitato i primi cittadini e gli amministratori dei
comuni disastrati dal terremoto, da Amatrice a Norcia, da
Arquata del Tronto ad Accumoli - spiega il colonnello Sergio De
Caprio, alias Ultimo, all'ANSA - perchè insieme a loro vogliamo
ripartire". "Vogliamo tenere accesi i riflettori sulla
ricostruzione, sulle difficoltà di queste popolazioni, di cui
ormai si parla poco o per niente". Questo perché, aggiunge, "il
terremoto è di tutti, ci riguarda tutti, allo stesso modo e con
lo stesso dispiacere per le case e le aziende, le chiese e le
scuole che non ci sono più. Vogliamo incoraggiare questi nostri
fratelli, staremo sempre accanto a loro perché siamo tutti
terremotati e sotto le macerie dell'indifferenza e della
superficialità".
"Faremo il possibile - dice ancora il Capitano Ultimo, che
invita tutti domenica alla Casa famiglia a questa kermesse, cui
parteciperà anche il campione di bike trial Vittorio Brumotti -
per sensibilizzare l'opinione pubblica e i responsabili,
affinché capiscano che questa è una priorità nazionale e
agiscano di conseguenza. Non è possibile che dopo due anni sia
tutto fermo, non è giusto e non è dignitoso. Sulle rovine del
terremoto vogliamo costruire un mondo nuovo, una Città Nuova,
indistruttibile fatta di uguaglianza e di fratellanza. Questa
gente si rialzerà, ci rialzeremo tutti insieme".
Domenica prossima sarà dunque "un giorno di preghiera e di
festa - conclude Ultimo - insieme agli amministratori e alla
gente dei Comuni colpiti, per riaccendere la speranza, dire
basta all'indifferenza e lottare insieme per una ricostruzione
che non può ancora tardare".
Durante l'iniziativa, verranno ricordate le vittime del
terremoto e si darà spazio ad alcune testimonianze, come quella
dell'Associazione "Immensamente Giulia e gli Angeli delle
Macerie" in rappresentanza dei genitori che hanno perso i propri
figli nel sisma. "Tutti insieme - spiega il Comitato Terremoto
centro Italia - per gridare la nostra voglia di fratellanza, di
solidarietà, la nostra voglia disperata di non dimenticare e di
ricominciare".
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