I rifugiati che vivono nei centri
d'accoglienza hanno uno strumento in più per trovare un lavoro
giuridicamente inquadrato: la start up sociale StartRefugees ha
messo a punto una piattaforma informatica pensata proprio per i
richiedenti asilo (in Italia sono 180 mila) e in collaborazione
con Confcooperative punta a diffonderla sul territorio
nazionale. La piattaforma, nata su impulso della Carta per la
Buona Accoglienza siglata dal Ministero dell'Interno, è già
attiva in Liguria, dove ha dato buoni risultati. Il suo
obiettivo è quello di far incontrare domanda e offerta a livello
nazionale, cominciando da Milano, per poi estendersi a Roma,
Torino, Bologna. Si rivolge da un lato ai Centri di Accoglienza
(gestiti da cooperative sociali, associazioni e fondazioni),
dall'altro a chiunque necessiti di forza lavoro per limitati
periodo di tempo, siano essi privati o aziende. "La nostra start
up - ha spiegato oggi nella sede di Confcooperative a Milano uno
dei responsabili, Mauro Orso - si propone come facilitatore di
contatti. Al costo più che sostenibile di 23 centesimi di euro.
Chiunque avesse bisogno di un aiuto-cuoco, un giardiniere, una
baby sitter, un falegname, un lavapiatti o qualsiasi altro
profilo, può consultare la piattaforma e trovare se esistano
possibilità in tal senso".
In Liguria l'esperimento ha già dato buoni risultati con Costa
Edutaiment, che ha aderito al progetto. Ha selezionato il
profilo di 10 giovani rifugiati che hanno lavorato all'Acquario
di Genova sottoponendo ai visitatori un questionario di
gradimento. "L'esperimento ha dato ottimi risultati - ha detto
Orso -. Proprio grazie al buon livello professionale e alla
serietà e affidabilità dimostrate dai lavoratori, Costa
Edutaiment intende mantenere aperta la collaborazione valutando
il coinvolgimento di altre figure".
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