ANSA) - ROMA, 6 MAR - Ci sono le vittime del caporalato come
Incoronata Sollazzo e Maria Incoronata Ramella, morte nel
pulmino che le portava sui campi, o Hyso Telharaj, albanese che
si era rifiutato di cedere parte dei suoi guadagni, ucciso per
questo a 22 anni. Funzionari pubblici come Francesco Marcone,
bambini e ragazzi, persone "comuni" come Matteo Di Candia,
pensionato colpito da un proiettile vagante mentre festeggiava
al bar il suo onomastico. Da Unomattina a Rainews24 e poi la
radio, i film di Rai Movie, gli speciali di Rai Cultura: la Rai
torna al fianco di Libera a sostegno della XXIII Giornata della
Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle
mafie, promossa il 21 marzo dall'associazione presieduta da Don
Luigi Ciotti e quest'anno intitolata Terra, solchi di verità e
giustizia. "Per Rai non è una scelta, ma parte della natura
stessa di essere servizio pubblico - spiega la presidente Monica
Maggioni - La battaglia sulla legalità viene prima di tutte le
altre, perché è la costruzione dello spazio in cui tutto è
possibile, la politica, la vita sociale. Ma è la
pre-condizione". "Un impegno che dobbiamo sentire 365 giorni
l'anno o diventa retorica della memoria", esorta Don Ciotti.
Momento clou della Giornata, alle 11, la lettura integrale dei
nomi delle vittime di mafia "in oltre 4 mila luoghi" nel mondo e
ripresa dalla Rai da Foggia, piazza principale di
quest'edizione, Catania, Saluzzo (TO) e Napoli.
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