Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

De Raho, impresentabili? Serve lezione

De Raho, impresentabili? Serve lezione

Manca etica del cambiamento. Voti mafia possono cambiare esito

ROMA, 09 febbraio 2018, 14:48

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"La politica deve fare un controllo preventivo dei soggetti eleggibili. Laddove questo non avviene spetta all'elettorato dare una valutazione". E' quanto afferma il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, intervistato dal Fatto Quotidiano. E aggiunge: "Siamo lontani dall'etica che dovrebbe essere, invece, indicatore di un cambiamento". Per De Raho "la prima selezione deve essere fatta dai partiti. La politica deve guardare dentro di sé e portare all'elettorato gli uomini migliori. Quelli che potranno garantire una barriera rispetto alle corruzioni, alle collusioni, ai comportamenti mafiosi. Altrimenti la gente non riuscirà a credere in questo Stato". Il fatto che in Calabria siano stati candidati degli indagati per 'Ndrangheta, aggiunge, "non è dimostrazione di un programma serio di contrasto alle illegalità. A volte si può anche ipotizzare che, dietro decisioni di questo tipo, ci sia la consapevolezza che il voto mafioso consente di spostare, da un lato all'altro dell'arco costituzionale, il risultato elettorale. È evidente che sono questi i ragionamenti che fondano le scelte dei candidati". Un codice etico, a suo avviso, è uno strumento che serve, ma "la risposta deve essere dell'elettorato" e a questo proposito "i risultati ce lo diranno. Riusciremo a capire se, finalmente, gli elettori faranno quella selezione che non è stata in grado di fare la politica. Mi aspetto che, laddove ci sono presenze inquinanti, gli elettori riescano a dare una lezione definitiva ai partiti", conclude.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza