(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Le dimissioni del Presidente della Commissione Centrale per il Servizio di protezione, il viceministro Filippo Bubbico, rischiano di bloccare le attività della Commissione, che si occupa - tra testimoni di giustizia, collaboratori e loro familiari - di oltre 6500 persone, di cui circa un terzo minori, fino a quando il Ministro dell'Interno Marco Minniti non assegnerà nuovamente la delega. "Una situazione che rischia di alimentare una pesante, in alcuni casi drammatica, incertezza", denuncia il deputato Pd Davide Mattiello, che in Commissione parlamentare antimafia coordina il Comitato che si occupa di testimoni, collaboratori e vittime di mafia. La Commissione Centrale infatti non soltanto decide le nuove ammissioni alle speciali misure di protezione, ma ovviamente decide sulla fuoriuscita dalle stesse, ovvero su quella fase delicata che prelude all'inizio di una nuova vita tanto per i testimoni, quanto per i collaboratori. "Lo stallo della Commissione centrale - osserva il deputato - si ripercuoterà anche sulla qualità complessiva della gestione ordinaria delle speciali misure, che sta sulle spalle del Servizio Centrale di Protezione, perché a fronte di provvedimenti di urgenza in ingresso, che potranno essere adottati pure in regime di provvisorietà, mancheranno i provvedimenti di uscita, che invece dipendono esclusivamente dalle delibere della Commissione, con un probabile aumento complessivo della popolazione protetta, a parità di risorse umane e materiali a disposizione".
Nella proposta di Legge 3500 che riforma il sistema tutorio, già approvata dalla Camera e all'esame del Senato, risolve questo problema, prevedendo la istituzione di un vicepresidente autorizzato a dare continuità all'attività della Commissione. Anche la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, ha più volte auspicato l'approvazione di questa legge, come ha fatto anche il relatore in Senato, Giuseppe Lumia Pd. "Intanto faccio appello al Ministro dell'Interno Minniti perché deleghi a presiedere la Commissione Centrale un altro dei sottosegretari: non si può permettere che questa situazione si protragga fino alle fine della Legislatura". La popolazione protetta, secondo gli ultimi dati disponibili, ammonta a 6.525 persone di cui 78 testimoni e 255 loro congiunti; e 1.277 collaboratori e 4.915 loro congiunti. (ANSA).
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