(ANSA) - ROMA, 15 FEB -"La regionalizzazione della pubblica
istruzione è una proposta incostituzionale: non trova spazio
nelle proposte che mirano a diversificare l'offerta formativa
già abbastanza flessibile per via dell'autonomia scolastica che
di fatto in molti contesti è risultata fin troppo deleteria". E'
quanto afferma un gruppo di docenti riuniti nel gruppo
"Professione insegnante" che ha lanciato la petizione "No alla
regionalizzazione della scuola pubblica dello Stato" che ha già
ottenuto quasi duemila firme.
"La regionalizzazione dell'istruzione mira a differenziare
classi di dipendenti dello Stato, diversificare gli stipendi,
diversificare la spesa sulla scuola. La scuola deve essere
unica, accessibile e di qualità su tutto il territorio nazionale
senza differenze tra regioni eccezione fatta per quelle a
statuto speciale laddove l'istruzione è materia di
differenziazione", sottolineano i docenti.
"Con questo appello noi firmatari vogliamo portare alla
vostra attenzione la nostra contrarietà alla regionalizzazione
della scuola di qualsiasi natura essa sia.
Il lavoro degli insegnanti, dei dirigenti e di tutto il
personale della scuola ha lo stesso valore su tutto il
territorio nazionale, quindi rigettiamo ogni ipotesi di
differenziazione e di trattamento salariale tra personale che
opera su regioni diverse. Tutti gli studenti che risiedono e
sono cittadini del Paese hanno pari diritto ad accedere alle
stesse proposte di istruzione nel territorio in cui vivono.
Noi tutti ci auguriamo - conclude l'organizzazione dei docenti -
che la proposta di regionalizzazione dell'istruzione non veda
mai la luce, ciò rappresenterebbe la distruzione definitiva
della scuola e con essa del futuro del nostro Paese".
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