"Non c'è nessun però" con cui
giustificare un'azione come quella di 'sparare ai neri' per
strada come è successo a Macerata. Lo ha detto il giudice
costituzionale ed ex premier Giuliano Amato ad Ancona in una
lezione sulla Costituzione agli studenti dell'Istituto tecnico
Vanvitelli Angelini Stracca, nel progetto "Viaggio in Italia, la
Corte costituzionale nelle scuole". Si sente dire, ha osservato
con riferimento alla sparatoria di Macerata, "non si spara per
la strada ai neri, però la gente è esasperata... Non c'è nessun
però: se ho davanti una questione di eguaglianza non c'è un però
ma solo l'eguaglianza". E "la politica deve fare in modo che non
si crei esasperazione per i cosiddetti 'diversi' affinché non ci
si ritenga giustificati in nome di questa esasperazione a
compiere gesti simili". Molte Costituzioni, tra cui quella
italiana, sono "figlie della lotta contro il nazismo e il
fascismo: la gente ha voluto stabilire delle regole per dire:
'mai più come prima'" ha detto ancora. "E' importante - ha
spiegato - sapere cos'era il prima: guerra, milioni di morti,
regimi che mettevano in pericolo la vita dei cittadini per
ragioni a volte mai comprese". L'ex premier ha citato anche la
Seconda Guerra mondiale "scatenata dal nazismo e da Hitler in
nome della 'razza ariana'". Quest'anno ricorrono gli 80 anni
dalle leggi razziali: "la ferita più profonda inferta
all'uguaglianza degli esseri umani" ha ricordato.
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