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Da scuole pubblicità sociale per Made in Italy

Realizzate immagini forti contro il caporalato e per cibo sano

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Una vera e propria campagna di comunicazione sul contrasto al caporalato e sulla promozione del Made in Italy, realizzata dagli studenti di due scuole, una di Roma (IIS Domizia Lucilla) e una di Maccarese (IIS Leonardo da Vinci), in particolare con due efficaci immagini realizzate utilizzando le tecniche della pubblicità-progresso. E' il progetto "Scuola di Made in Italy" che rientra in un bando del Miur e che vede proprio la scuola di Maccarese come capofila.
    Una delle due immagini, realizzata dalla IV B del Domizia Lucilla, è dedicata al Made in Italy: è stato utilizzato il quadro della Fruttivendola, dipinto a olio su tela di Vincenzo Campi, databile al 1580 circa e conservato nella Pinacoteca di Brera. "Dall'arte alla tavola: il nostro cibo è la bellezza la nostra risorsa il Made in Italy", lo slogan utilizzato, a cui è stato aggiunto: "Il patrimonio enogastronomico del nostro Paese, così come quello artistico, va custodito. Made in Italy Buono. Sano. Legale".
    L'altra immagine, dedicata al contrasto al caporalato nasce da un'idea delle studentesse della IV A del'IIS Leonardo da Vinci di Maccarese: "Il nostri campi come le miniere di diamanti", recita lo slogan che campeggia sulla foto di un anello dove al posto della pietra preziosa c'è un pomodoro. "Il caporalato è un reato penale", scrivono le ragazze, "un fenomeno molto diffuso che si fonda sullo sfruttamento della manodopera a basso costo, condizioni di lavoro estenuanti, situazione di alloggio degradanti".
    L'IIS Leonardo da Vinci di Maccarese (comune di Fiumicino) in collaborazione con l'Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema alimentare di Coldiretti e con Mandragola Editrice, hanno vinto insieme a una rete di scuole dislocate nel Lazio, il Bando per la Scuola promosso dal Miur nell'anno scolastico 2016-2017.
    Il progetto, di cui la scuola di Maccarese è capofila, è stato proposto con altri quattro Istituti superiori della Regione Lazio facenti parte della Rete Nazionale Istituti Agrari (Re.N.is.A) proprio per offrire questa esperienza al maggior numero di studenti.
    "Abbiamo strutturato un vero e proprio percorso di approfondimento per trasferire quanto sia importante difendere e riconoscere il Made in Italy, chiaramente con un focus su quello che è il patrimonio agroalimentare del nostro Paese. Due i moduli proposti: il primo basato sull'ascolto. Gli studenti spettatori di una performance teatrale che ha illustrato in modo davvero efficace quanto siamo nel quotidiano circondati da oggetti e prodotti contraffatti. Successivamente dal prezioso intervento del Procuratore Gian Carlo Caselli, in veste di Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione "Osservatorio sulla criminalità dannoso per la nostra economia e pericoloso per la nostra salute".
    "Il secondo modulo: la creatività. Obiettivo realizzare uno strumento di comunicazione per la campagna di comunicazione sociale. E' stata una vera e propria sfida perché in pochissimi incontri - spiega una nota - bisognava introdurre gli studenti nell'area produttiva di una agenzia di comunicazione. Dovevano pensare stile, linguaggio, modalità... per sensibilizzare il cittadino".
    In aula, ragazzi e ragazze che mai prima di allora si erano avvicinati alla comunicazione istituzionale, e tantomeno a quella sociale, si sono attivati: primo step, organizzare una istantanea Agenzia di comunicazione, partendo dalla suddivisione in sottogruppi la classe e e individuando tra di loro quelli che sarebbero stati i creativi alla ricerca di immagini, altri i copywriter e altri ancora avrebbe svolto un lavoro più simile al giornalismo investigativo, ricercando notizie e fonti a sostegno della campagna. Il risultato, secondo gli organizzatori del progetto è stato "eccellente!"

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