Che ruolo hanno le biblioteche, e più
nello specifico quelle scolastiche, nella nostra società oggi?
Quale funzione avranno in futuro? Se ne è parlato questa mattina
al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca in
un incontro con la ministra Valeria Fedeli, esperti del settore
e rappresentanti del mondo bibliotecario.
"Negli scorsi anni - ha dichiarato la ministra - abbiamo
investito 10 milioni di euro per la realizzazione di biblioteche
scolastiche innovative: biblioteche più moderne, aperte al
territorio, anche fuori dall'orario scolastico, fruibili dalle
studentesse e dagli studenti, dalle famiglie e dalla
cittadinanza. Siamo convinti sia necessario puntare sulla
rivalutazione della loro funzione pubblica. Le biblioteche,
anche quando sorgono all'interno di istituzioni scolastiche,
possono e devono essere centri di aggregazione, punti di
incontro. Possono e devono essere luoghi di uguaglianza, per la
loro accessibilità a tutte e a tutti. Nei tempi che viviamo non
devono essere considerate un'alternativa agli strumenti moderni
di comunicazione, ma piuttosto una loro implementazione.
Riconoscere il loro ruolo e la loro funzione è un dovere: per
questo insieme al ministero dei Beni e delle Attività Culturali
e del Turismo lavoreremo per l'istituzione di una giornata
nazionale delle biblioteche e ne proporremo l'estensione anche a
livello internazionale".
L'incontro - che è stato moderato da Carmela Palumbo, Capo
Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse
Umane, Finanziarie e Strumentali del Miur, e preceduto da
un'introduzione del professor Giovanni Solimine dell'Università
"La Sapienza" - si è tenuto in una data simbolica: il 6 aprile
del 1441, infatti, venne dato inizio alla 'consignatio' dei
libri di Niccolò Niccoli alla biblioteca domenicana di San Marco
in Firenze.
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