Parole, musica, giovani e futuro sono
le parole chiave delle Canzoni di Leporello, il lavoro dei
ragazzi reclusi dell'Istituto Penale Minorile che partecipano al
laboratorio di musicoterapia e song writing realizzato da
Mozart14.
Attraverso la musica, il farla insieme, i ragazzi dell'IPM
hanno dato vita a tre canzoni (Diamanti, Horea e Andiamo Avanti)
espressione delle loro esperienze di vita, dei loro desideri,
rimpianti e sogni per il futuro.
La voglia di sentirsi uguali ai coetanei, nonostante una
condizione di detenzione che li priva della libertà e della
vicinanza ai propri cari, è tema di Diamanti "Non pensate che
siamo differenti/abbiamo il cuore bianco più dei diamanti". Il
desiderio di un futuro diverso, la voglia di riscatto sono al
centro di un percorso di consapevolezza che questi ragazzi
vivono anche attraverso la musica: "Chiusi dentro questa stanza
senza libertà/quando esco di qua, cambio dignità".
Il ricordo della propria terra e della propria famiglia è
protagonista, invece, di un viaggio a ritroso in Horea "Vedo una
luce in quella casa/penso al mio tempo fuori di qua/Trema la
voce se chiedo scusa/Vorrei tornare nella mia città". Un viaggio
attraverso il mare, immaginario o reale, del proprio giovane e
complesso vissuto.
Fino alla presa di coscienza del valore della propria
esistenza e di ciò che davvero conta in Andiamo Avanti: "Sono
poche le cose davvero importanti/apprezzare la vita trattarla
con i guanti/un pensiero va agli amici che ora sono
distanti/Andiamo Avanti, andiamo avanti".
Parole che raccontano storie. Musica che segue il ritmo della
vita. Giovani con un passato e un presente difficile. E un
futuro da recuperare.
Queste sono Le Canzoni di Leporello, il manifesto di giovani
esistenze che, attraverso musica e parole, riescono a superare
le mura del carcere fisico e mentale che li racchiude e si
aprono all'esterno in un dialogo con il fuori. L'esperienza
maturata con il Coro Papageno nella Casa Circondariale "Dozza" e
la volontà di avvicinarsi al mondo dell'adolescenza, hanno
portato nel 2015 Mozart14 a sviluppare Leporello, l'attività di
songwriting che svolge con i ragazzi reclusi dell'Istituto
Penale Minorile di Bologna.
Leporello offre ai giovani detenuti - fra i 14 e i 24 anni - lo
strumento espressivo con cui tradurre prima in testi e poi in
canzoni il loro vissuto complesso e doloroso. Nei testi e nella
musica i ragazzi hanno occasione infatti di esprimere tutto il
loro disagio, le forti emozioni di ribellione, rabbia, e di
elaborare in forma creativa la propria condizione.
Dal lavoro svolto nel primo ciclo di incontri, sono nate Le
canzoni di Leporello, tre brani scritti e musicati
collegialmente dai ragazzi reclusi insieme ai musicoterapisti
che guidano il laboratorio.
L'Associazione Mozart14 ha deciso di dare ancora più corpo a
queste canzoni realizzando tre videoclip (riprese e montaggio di
Marinella Rescigno e Davide Pastorello) e un reportage
fotografico a cura di Manuel Palmieri.
Grazie alla fondamentale collaborazione della Direzione del
Centro per la Giustizia Minorile (CGM) e dell'Istituto Penale
Minorile (IPM), gli operatori sono entrati dentro le mura
carcerarie per filmare e fotografare i laboratori musicali e le
sessioni di registrazione delle canzoni.
Il materiale prodotto è la preziosa testimonianza di un percorso
che attraverso la musica, il farla insieme, favorisce
l'integrazione e la comunicazione all'interno del gruppo dei
ragazzi coinvolti, portandoli a un clima di collaborazione e
ascolto reciproco. Un'esperienza espressiva musicale, che
diventa occasione di crescita personale.
Mozart14 realizza Leporello grazie al sostegno di Fondazione
Maccaferri, SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori,
Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Hera.
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