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Furto in casa giornalista Borrometi

Furto in casa giornalista Borrometi

E' cronista minacciato. Solidarietà Fnsi,Usigrai, Crocetta,Lumia

ROMA, 20 agosto 2017, 19:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Certo che è un furto molto strano quello che è accaduto nell' appartamento romano del giornalista Paolo Borrometi: dei ladri entrano in casa e le sole cose che portano via sono l'hard disk di un computer e le carte relative alle numerose inchieste sulla mafia svolte da Paolo in questi anni". A rendere noto l'episodio è il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. "Che la cosa poi avvenga a Roma è ancora più inquietante. Paolo è dovuto andare via dalla Sicilia per le sue inchieste giornalistiche sulla mafia - aggiunge - e si ritrova a vivere gli stessi problemi, in passato Paolo è stato anche aggredito, con gli attacchi di una mafia che non si vuole rassegnare, che non accetta che sui giornali si possa scrivere la verità". "La mia - aggiunge il presidente - non è solo solidarietà. Sono stato tra i primi in Sicilia a manifestargli la mia vicinanza quando tutti lo ignoravano e ignoravano i pericoli che correva questo giovane che ha fatto del giornalismo una scelta di impegno, quando ancora non aveva la scorta". "Esprimo oggi la mia preoccupazione - conclude - che gli possa accadere qualcosa di grave. Sono con Paolo e con quanti ogni giorno fanno il proprio dovere. Voglio dire a Paolo che siamo con lui e che la solidarietà dei siciliani onesti non gli mancherà mai".
    "Siamo con Paolo Borrometi - commentano il presidente della Fnsi Beppe Giulietti e il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso -. Le minacce contro Paolo sono minacce contro ognuno di noi".
    "Un salto di qualità che richiede la massima attenzione da parte di inquirenti e autorità. Il nuovo atto intimidatorio nei confronti del giornalista Paolo Borrometi, costretto a vivere sotto scorta per le minacce che da anni riceve dai clan mafiosi siciliani, è di assoluta gravità e richiede una risposta unita e compatta'', afferma Vittorio di Trapani, Segretario Usigrai.
    "Da tempo Paolo è impegnato a raccontare le trame mafiose siciliane. Per questo è stato più volte intimidito e minacciato.
    A lui va la mia solidarietà e il mio pieno sostegno", sostiene anche il senatore siciliano del Pd, Giuseppe Lumia.
   

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