(di Aldo Baquis) - TEL AVIV - Pur abituato a lavorare di
fantasia - e anche premiato in diversi Paesi per questa sua
spiccata capacita' - Asaf Hanuka ('K.O. a Tel Aviv', 'Valzer con
Bashir', 'Il Divino') e' rimasto stupito l'anno scorso
nell'apprendere di essere stato scelto da Roberto Saviano come
il disegnatore del primo graphic novel dello scrittore italiano:
un testo che descrivera' gli anni da lui trascorsi tagliato
fuori dal mondo, sotto una stretta scorta di polizia. Il loro
incontro, a Milano, e' stato fissato con tre mesi di anticipo e
si e' prolungato per tre giorni fra severe misure di sicurezza.
''Eravamo negli uffici della casa editrice, con molti agenti
attorno'' ha raccontato ora Hanuka in una intervista a Haaretz.
''Saviano e' giunto con otto poliziotti: tre sono rimasti a
ridosso della stanza, gli altri pattugliavano in basso''. In
quelle circostanze - e anche quando i due hanno sorbito un
caffe' in un bar circondati da agenti dopo una passeggiata in un
parco - Hanuka ha avuto l'impressione di trovarsi nel set di un
film di azione: ''Non ho provato paura, ma mi sembrava di essere
in una rappresentazione un po' strana''. Al disegnatore giunto
da Tel Aviv Saviano ha descritto nei dettagli i dieci anni di
clandestinita' vissuti dopo la pubblicazione di 'Gomorra', per
le minacce di morte. Gli ha illustrato la condizione
contraddittoria per la quale da un lato e' presente in
televisione e nelle reti sociali, ''mentre dall' altro - spiega
Hanuka - e' costretto a vivere in un cubo sigillato, non nel
mondo reale che noi conosciamo, tagliato fuori. Trascorre la
vita in una sorta di vuoto protettivo''. Per certi versi ricorda
appunto le tavole settimanali pubblicate da Hanuka sul giornale
'Calcalist'. Spesso mostrano il disegnatore chiuso anch'egli nel
cubo della propria stanza, a Tel Aviv, mentre la sua fantasia si
sprigiona liberamente nello spazio. In un disegno recente
riprende le moglie protratta nella quotidianita' della pulizia
di una finestra, mentre la sua immagine riflessa nel vetro e'
quella della attrice israeliana Gal Gadot. Il titolo - 'Wonder
Woman' - risulta pertinente sia alla protagonista del film che
va per la maggiore nei cinema di mezzo mondo, sia alla sua
sposa. In passato Hanuka ha gia' creato due apprezzati libri
comics con lo scrittore israeliano Etgar Keret: 'Strade di
Rabbia' e 'Pizzeria Kamikaze'. Quella cooperazione, ebbe poi a
spiegare, fu particolarmente felice perche' Keret aveva una
capacita' speciale di esprimersi in forma visiva. Un rapporto
analogo, a quanto pare, si e' creato nel frattempo anche con
Saviano con cui, dopo il primo incontro personale, si e'
instaurato quello che Haaretz definisce ''un ping-pong
creativo'' mediante un continuo scambio di messaggi. ''Mi ha
raccontato cosa gli e' accaduto in questo decennio - ha detto il
disegnatore a Haaretz. - Ha parlato con sincerita' su come si
sente, mi ha rivelato diverse idee, intingendo il tutto con
riferimenti alla religione, alla filosofia e a alla cultura
popolare''. ''Per me - ha concluso - e' stata una esperienza
forte perche' il modo con cui si e' espresso e' stato molto
visuale. Come artista di comics e' stato un regalo''. Il loro
libro si intitolera' 'Sono ancora vivo'. Sara' edito dalla Bao
Publishing, e dovrebbe uscire nella primavera del 2018.
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