Si è concluso oggi nel liceo
classico Meli di Palermo il tour itinerante della Mostra
fotografica "L'eredità di Falcone e Borsellino", promossa
dall'ANSA e dal Miur, che ha toccato le scuole di tutte le
regioni italiane coinvolgendo gli studenti in incontri e
dibattiti.
Presentata per la prima volta cinque anni fa, in occasione
del ventennale dei tragici attentati in cui i due magistrati
palermitani persero la vita, la mostra era stata inaugurata dal
Capo dello Stato il 23 maggio 2012 a Palermo, nelle sale lignee
di Palazzo Branciforte, e successivamente allestita anche al
Parlamento Europeo e alla Camera dei Deputati. Nel corso di
quest'ultimo anno è stata ospitata dalle scuole di tutta Italia
in una versione arricchita di nuovi documenti. Si tratta di
circa 200 fotografie, alcune delle quali messe a disposizione
dalle famiglie dei due magistrati, che raccontano la storia di
Falcone e Borsellino dalla loro adolescenza fino all'inizio
della carriera nella magistratura, per proseguire con la nascita
del Pool antimafia, il maxi processo e le stragi mafiose del
'92.
L'obiettivo della mostra e di un documentario che raccoglie
le testimonianze di parenti e colleghi dei due magistrati, è
quello di far conoscere la storia di Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino ai giovani che in quegli anni non erano ancora nati.
Le finalità dell'iniziativa sono state illustrate stamane nel
corso di un incontro con gli studenti dai curatori della mostra,
i giornalisti dell'ANSA Franco Nuccio e Franco Nicastro.
Numerose le domande dei ragazzi, non solo sulle vicende umane e
professionali dei due magistrati ma anche sui temi della lotta
alla mafia e alla corruzione. Il dibattito è stato coordinato
dalla professoressa Isabella Albanese, che ha promosso diversi
progetti sulla diffusione della cultura della legalità tra gli
studenti.
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