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Scuola: l'alternanza sui beni confiscati

Scuola: l'alternanza sui beni confiscati

Al lavoro per protocollo Miur-Antimafia per lavoro e scuola

ROMA, 13 novembre 2019, 16:34

Redazione ANSA

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"Una rivoluzione culturale, un nuovo modello di cittadinanza. Finalmente anche le scuole inizieranno a collaborare con le associazioni e le cooperative che operano all'interno dei beni confiscati alle mafie". Lo dice il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, spiegando che insieme al ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti sta lavorando a un Protocollo di Intesa tra il MIUR e la presidenza della commissione Antimafia per realizzare nuove forme di partecipazione e interdipendenza tra mondo dell'associazionismo, della scuola e del lavoro. Si parte domani dalla Calabria: Morra e Fioramonti saranno presso la Cooperativa Valle del Marro, nel Comune di Polistena, per incontrare studenti e professori delle scuole della Piana di Gioia Tauro. "In tutta Italia, ma in questa Regione ancora di più, va rimarcato il profondo valore simbolico dei beni sottratti alla 'ndrangheta e alla malavita", dice Morra, in vista dell'incontro di domani con Fioramonti a Polistena. "I beni confiscati sono il segno della vittoria dei cittadini unitamente allo Stato. E' il nostro patrimonio comune, che tornando nelle disponibilità locali viene finalmente gestito nel rispetto delle regole democratiche. Una vera e propria rivoluzione copernicana che ci consente di mandare un messaggio forte al resto del Paese: le mafie si sconfiggono solo se davvero tutti iniziano a mettere al centro la cultura. Cultura del rispetto, cultura della legalità, cultura del diritto, cultura in cui i deboli sono messi al centro della vita quotidiana e non lasciati ai margini", prosegue il senatore.
    Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) e la presidenza Parlamentare Antimafia hanno deciso di lavorare insieme per inserire la scuola nell'avanguardia della lotta alla criminalità organizzata e offrire così un nuovo modello di cittadinanza. "Proveremo a realizzare esperienze di alternanza scuola-lavoro non soltanto in aziende votate al profitto, ma anche nelle realtà cooperative che lavorano nel sociale e che ogni giorno si fanno carico di grandi responsabilità", ha concluso Morra.
   

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