ANSA) - ROMA, 5 MAR - I giovani, a dispetto di sondaggi che li
volevano ben distanti dalle urne, nelle ultime ore di campagna
elettorale si sono convinti e sono andati al seggio. L'86% dei
'nuovi elettori' - ovvero quelli che sono diventati maggiorenni
da pochi anni, e non hanno avuto la possibilità di partecipare
alla tornata elettorale del 2013 - ha infatti esercitato il
proprio diritto di voto. A dirlo, è un instant poll effettuato
da Skuola.net su circa 1000 ragazzi tra i 18 e 21 anni a poche
ore dalla chiusura dei seggi. Un dato più alto di quello
generale (comprendente l'intero corpo elettorale) che, secondo i
numeri diffusi dal ministero dell'Interno, si assesta attorno al
73%. Tuttavia non sempre si è trattato di un voto 'convinto'.
Solo il 47% dice di essere pienamente soddisfatto della scelta
fatta in cabina mentre il 52% ammette di aver votato il meno
peggio e l'1% ha addirittura annullato la scheda. Ma quali sono
le ragioni di coloro che hanno scelto di astenersi (il 14% dei
'nuovi elettori')? Vince il partito dei disinteressati: il 23%
dei non votanti ha disertato perché lontano dalla politica in
generale. Un altro 15% non è andato a votare per mancanza di
fiducia in tutti i partiti in corsa. Il 14% perché rassegnato
all'idea che le cose non cambiano, a prescindere dal suo voto.
Ma tra gli astenuti ci sono anche quegli studenti universitari
fuori sede che non hanno avuto la possibilità di tornare nel
comune di residenza (12%), chi ha rinunciato per motivi
personali o di salute (16%) o chi ha dato priorità ad altri
impegni (8%). Senza dimenticare chi afferma di aver trovato poco
comprensibili i programmi dei partiti (7%) e chi ritiene che la
politica non si interessi a sufficienza dei problemi dei giovani
(5%)
Riproduzione riservata © Copyright ANSA